(Teleborsa) - "Il rallentamento della scorsa settimana nel ritmo del nostro inasprimento non segna la fine del percorso, né dice che il lavoro è finito". Lo ha affermato Peter Kazimir, governatore della National Bank of Slovakia (NBS) e membro del consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE), in un post sul sito della banca centrale slovacca.

"Lo sviluppo dell'inflazione core, il continuo aumento delle pressioni salariali e gli elevati margini di profitto richiedono vigilanza e riconfermano la necessità di proseguire sulla nostra strada", ha spiegato.

Secondo Kazimir, sulla base dei dati odierni, "dovremo continuare ad aumentare i tassi di interesse più a lungo del previsto" e "quindi rallentare il ritmo a 25 punti base è un passo che ci permetterà di salire gradualmente più a lungo. Se ciò fosse necessario e giustificato dai dati in arrivo".

Il banchiere ha anche rivolto lo sguardo alla politiche fiscali dei paesi dell'eurozona. "La riluttanza dei governi europei a uscire da misure fiscali non mirate - ha detto - potrebbe creare un problema a cui questa politica dovrebbe rispondere in modo inequivocabile. Sarebbe auspicabile evitarlo".