(Teleborsa) - Recordati, multinazionale farmaceutica che fa parte del FTSE MIB, ha chiuso il primo trimestre del 2023 con ricavi netti consolidati pari a 551,4 milioni di euro, in crescita del 31,5% rispetto al primo trimestre dell'anno precedente o +21% a perimetro omogeneo e a cambi costanti, trainati dall'ottima performance di tutte le aree di business e dal successo dell'integrazione di EUSA Pharma che contribuisce per 47,7 milioni nel trimestre, con un effetto cambio leggermente negativo pari a 2,7 milioni (-0,6%).

L'EBITDA è pari a 220,8 milioni di euro, in aumento del 35,4% rispetto al primo trimestre del 2022, con un'incidenza sui ricavi del 40%. L'utile netto è pari a 124 milioni di euro, in crescita del 28,2%. L'utile netto rettificato è pari a 155 milioni di euro, in rialzo del 33,3%.

"I risultati finanziari del primo trimestre confermano l'abilità di Recordati nel raggiungere costantemente risultati eccezionali e mostrano, anche al netto di fattori straordinari o temporanei, un eccellente inizio dell'anno per entrambe le business unit - ha commentato l'AD Rob Koremans - Il segmento Specialty and Primary Care ha avuto una crescita superiore a quella dei mercati di riferimento grazie ad un continuo miglioramento della competitività, con una solida crescita a doppia cifra in tutte le nostre principali aree terapeutiche".

"Anche i prodotti per il trattamento delle malattie rare hanno mantenuto un forte slancio, con ottimi risultati dei prodotti endocrinologici e per l'efficace integrazione del portafoglio oncologico. Siamo grati per il continuo impegno di tutti i colleghi - ha aggiunto - Oggi, confermiamo il nostro impegno sulla performance, rivedendo al rialzo i nostri obiettivi per l'intero 2023, con ricavi e utili ora superiori alla parte alta della guidance dicharata a febbraio".

Rivisti al rialzo gli obiettivi per il 2023: ricavi a 2.050 - 2.090 milioni di euro (vs precedente 1.970 - 2.030 milioni), EBITDA a 750 - 770 milioni di euro (vs precedente 700 - 730 milioni) e utile netto rettificato a 490 - 500 milioni di euro (vs precedente 470 - € 490 milioni).