"Guardiamo al nostro passato e al nostro futuro - sottolinea - con l’orgoglio di un gruppo con solide radici nel territorio; con l’orgoglio di continuare a contribuire allo sviluppo e al benessere sociale della nostra comunità".
L'Amministratore delegato Fabrizio Fabbri ha voluto ricordare la strategicità dell'azienda, istituita nel 1853 da Cavour, che credeva fortemente nelle potenzialità del trasporto su rotaia.
"Da 170 anni Ansaldo è un'industria strategica per l'Italia e per l'Europa", ha affermato Fabbri, aggiungendo che "il futuro di Ansaldo sarà nelle macchine e nelle turbine, quindi nel settore tradizionale".
"Abbiamo anche un settore nucleare che sta riprendendo in tutto il mondo e stiamo anche esplorando nuove tecnologie, come la green tech. Questo settore - ha spiegato l'Ad - non può ancora sostituire i volumi del nostro business tradizionale, ma cerchiamo di essere presenti e protagonisti in questo campo, sperando che possa fornire soddisfazioni economiche in futuro".
"Ansaldo è una storia eccezionale: rappresenta l'ultima grande azienda italiana", ha commentato Lorenza Franca Franzino, Presidente di Ansaldo.
Quella di Ansaldo - ha aggiunto - "è una storia che ci indica il futuro, è anche una storia di comunità - la comunità di Ansaldo è ancora molto viva - e gli 'ansaldini' non sono solo dipendenti, ma persone che operano nella loro città come se l'Ansaldo fosse un membro della loro famiglia".
"La storia di Ansaldo continuerà perché Ansaldo sa evolvere. Abbiamo cambiato molti prodotti dalla grande Ansaldo del 1853 ed ora siamo una Ansaldo totalmente diversa, ma continueremo a cambiare perché la natura ci insegna che dobbiamo adattarci", sottolinea l'Ad, affermando "guardiamo al futuro con un focus su gas, idrogeno ed energie rinnovabili, tenendo presente anche Ansaldo Nucleare, un'importante società che potrebbe rappresentare il futuro per la nostra città".