"Le Small e Mid Cap, soprattutto in Italia, è da un anno e mezzo che hanno registrato un differenziale di performance in assoluto ma soprattutto rispetto agli indici principali, che statisticamente non si era mai verificato in quasi 30 anni di storia - ha detto Manetti - Considerando che la maggior parte di queste aziende sono aziende molto ben diversificate, a ottima conduzione familiare, con un occhio di riguardo gli azionisti e che oggi - proprio perché sono state un po' dimenticate dal mercato - trattano a valutazioni molto interessanti, pensiamo che in una fase di normalizzazione queste possano essere un ottimo investimento e un'ottima opportunità di medio termine".
"Le PMI italiane hanno sicuramente sofferto più di 2 miliardi e mezzo di deflussi dai PIR negli ultimi 18 mesi e questo le ha sicuramente impattate in termini proprio di forte calo della liquidità di questi titoli, e la liquidità chiaramente è una caratteristica importante per poter renderle attraenti", ha sostenuto Intermonte.
"Ci sono diverse proposte a livello governativo per il rilancio dei PIR - ha aggiunto - intanto l'abolizione dell'unicità dei PIR cioè il fatto di poter avere più di un solo PIR è sicuramente un'evoluzione molto importante, il fatto che si parli di poter innalzare anche i limiti e in generale di fare ripartire anche i PIR Alternativi come forma per veicolare capitali sull'economia reale, pensiamo siano tutte iniziative molto importanti per sostenere il mercato italiano e sostenere appunto la ripresa del segmento delle PMI che ci aspettiamo nei prossimi mesi".
(Foto: Giovanni Ricciardi)