"Ciò nonostante - spiega il Ministro - ricorderei che sembra prospettarsi uno scenario meno avverso di quello messo in conto nelle previsioni ufficiali; più favorevole in termini sia di possibile esito finale della struttura dei dazi a livello internazionale, sia di variabili esogene (quali i prezzi dell'energia e i tassi d'interesse) che condizionano la crescita. Il quadro macroeconomico è pertanto soggetto anche a rischi positivi".
Il governo sta lavorando "per il raggiungimento degli obiettivi previsti nelle ultime tre tranche e a un monitoraggio rafforzato dello stato di attuazione" del Pnrr "anche al fine di individuare gli eventuali aggiustamenti necessari per completare gli investimenti nei tempi previsti", ha detto Giorgetti. "Come emerso anche dalle interlocuzioni con le parti sociali - ha confermato - nell'ambito della successiva riprogrammazione si potranno individuare risorse da destinare a imprese, lavoratori e settori più colpiti dalla guerra commerciale".
Il Ministro ha riferito anche che l'Italia raggiungerà nel 2025 l'obiettivo di una spesa del 2% del pil nel settpore della Difesa. "Con riferimento alle spese per la difesa e, più in generale, di sicurezza del Paese, il lavoro di ricognizione secondo la metodologia Nato, effettuato con particolare scrupolo, lascia ritenere che già da quest'anno saremo in grado di raggiungere l'obiettivo del 2 per cento del PIL assunto nel 2014. Siamo oltremodo coscienti - ha spiegato - anche alla luce delle attuali tensioni, dell'esigenza di incrementare tali spese nei prossimi anni".
Infine, l'Italia "continuerà a operare in maniera credibile e saprà affrontare al meglio il difficile contesto, continuando a difendere la solidità dei suoi conti e a fornire il necessario sostegno al sistema economico e sociale". "Il notevole miglioramento della finanza pubblica nel 2024 descritto nel Documento che ho presentato quest'oggi - ha sottolineato - rappresenta una solida base a fronte dell'incertezza delle prospettive economiche"