(Teleborsa) - Le strategie per contrastare le sanzioni e le restrizioni unilaterali nel settore del commercio sono state al centro del vertice straordinario dei leader dei Paesi BRICS tenutosi ieri in videoconferenza per discutere dell'agenda globale del gruppo. "L'incontro, durato circa un'ora e trenta minuti, – ha dichiarato l'ufficio del presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva in un comunicato – ha offerto anche l'opportunità di scambiare opinioni su come contrastare i rischi legati al rafforzamento delle misure unilaterali, comprese quelle nel commercio internazionale, e su come ampliare i meccanismi di solidarietà, coordinamento e scambi tra i Paesi BRICS. Nel contesto della crescente instabilità internazionale, sia nella sfera economica che in quella politica, i BRICS hanno ribadito il loro impegno a mantenere e rafforzare l'approccio multilaterale, così come la riforma delle istituzioni internazionali".

Lula da Silva ha denunciato che i Paesi del Brics sono vittime di "ricatti" e pratiche commerciali "illegali" nel contesto di una strategia di "dividere per conquistare" messa in campo da forze contrarie al multilateralismo. Nel corso dell'intervento al vertice dei leader dei Paesi del sud mondo il capo dello stato brasiliano ha affermato che "in poche settimane, misure unilaterali hanno reso carta straccia i principi fondamentali del libero commercio". Senza fare riferimento specifico alla guerra commerciale lanciata dagli Stati Uniti contro il Brasile e altri Paesi del Brics, Lula ha affermato come "il ricatto tariffario sta diventando normale come strumento per conquistare mercati e interferire in questioni interne. L'imposizione di misure extraterritoriali minaccia le nostre istituzioni". "Le sanzioni secondarie limitano la nostra libertà di rafforzare il commercio con paesi amici" ha precisato. In questo scenario, per Lula "il commercio e l'integrazione finanziaria tra i paesi dei Brics offrono un'opzione sicura per mitigare gli effetti del protezionismo". "I Brics sono già il nuovo simbolo della difesa del multilateralismo. Spetta ai Brics – ha concluso – dimostrare che la cooperazione supera qualsiasi forma di rivalità".

"I leader che hanno partecipato all'incontro – ha riferito oggi la televisione di stato cinese CCTV – hanno dichiarato che il commercio è diventato uno strumento di ingerenza negli affari interni di altri Paesi, il che compromette gravemente la pace e lo sviluppo in tutto il mondo".

Il presidente cinese Xi Jinping, intervenendo al vertice straordinario online dei BRICS, ha accusato gli Stati uniti di Donald Trump, pur non citandoli esplicitamente, di "egemonismo, unilateralismo e protezionismo" che si fanno "sempre più aggressivi" e di aver "avviato guerre commerciali e tariffarie, colpendo gravemente l'economia mondiale e danneggiando seriamente le regole del commercio internazionale". Il numero uno di Pechino ha chiesto agli altri paesi del raggruppamento a "difendere insieme il multilateralismo, salvaguardare il sistema commerciale multilaterale, promuovere la 'Grande Cooperazione BRICS' e lavorare uniti per costruire una comunità dal futuro condiviso per l'umanità".

Xi ha rilanciato la sua proposta per un'Iniziativa per la governance globale, lanciata la scorsa settimana al vertice dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco) a Tianjin. "Ho proposto l'Iniziativa per la governance globale, con l'obiettivo di promuovere un'azione congiunta tra i Paesi per costruire un sistema di governance mondiale più giusto ed equo. Dobbiamo aderire ai principi di consultazione, costruzione e condivisione congiunte, salvaguardare il sistema internazionale con le Nazioni Unite al suo centro e l'ordine internazionale basato sul diritto internazionale, rafforzando le fondamenta del multilateralismo". Allo stesso tempo, ha continuato Xi, "dobbiamo promuovere attivamente la democratizzazione delle relazioni internazionali, accrescere la rappresentanza e la voce dei Paesi del Sud globale".

Il presidente cinese ha inoltre chiesto di lavorare congiuntamente per "mantenere apertura e vantaggi reciproci, salvaguardando l'ordine economico e commerciale internazionale" creato dalla "globalizzazione economica" che, a suo dire, "è una tendenza storica inarrestabile". In questo senso, ha insistito Xi, "occorre salvaguardare il sistema commerciale multilaterale con l'Organizzazione mondiale del commercio al suo centro e opporsi a tutte le forme di protezionismo", per una "globalizzazione economica inclusiva e vantaggiosa per tutti" e per "garantire ai Paesi del Sud globale una partecipazione equa alla cooperazione internazionale, così da condividere i frutti dello sviluppo".

Infine, Xi ha sottolineato la necessità di rafforzare la "forza comune per lo sviluppo": i Paesi BRICS – ha spiegato – rappresentano quasi la metà della popolazione mondiale, circa il 30% del PIL mondiale e un quinto del commercio globale". Costituiscono quindi una grande miniera di risorse, una grande fabbrica e un grande mercato, ha detto il presidente cinese. "Quanto più stretta sarà la cooperazione tra i BRICS, tanto maggiore sarà la fiducia, i mezzi e l'efficacia per affrontare rischi e sfide esterne", ha detto ancora il presidente cinese.

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha proposto la creazione di un meccanismo all'interno dei BRICS per contrastare le sanzioni unilaterali. "I BRICS – ha dichiarato Pezeshkian – potrebbero sviluppare un meccanismo comune per sostenere i propri membri di fronte a sanzioni unilaterali illegali e per continuare a sviluppare le loro economie senza essere sottoposti a ingiuste pressioni politiche".