(Teleborsa) - Coinvolgere l’intero ecosistema di fornitori è oggi cruciale per raggiungere gli obiettivi ESG e rafforzare la competitività. Lo ha sottolineato Laura Esposito, Head of Sustainability di TIM, intervenendo alla Sustainability Week di Euronext.
"Il 2024 è stato per TIM un vero anno zero: con la trasformazione industriale e organizzativa e l’adozione dei nuovi standard europei, la supply chain è diventata un fattore materiale da presidiare", ha spiegato Esposito. "Oltre il 90% delle nostre emissioni deriva dallo Scope 3 e più del 60% dagli acquisti: per questo chiediamo ai partner prodotti e servizi a minor impatto, inseriamo criteri ESG nei contratti e guidiamo le PMI in percorsi di capacity building e certificazione della carbon footprint", ha aggiunto.
Esposito ha ricordato come la CSRD rappresenti una sfida, ma anche un’opportunità per aumentare trasparenza e resilienza: "TIM è stata la prima Telco in Europa rendicontare secondo questi standard in un contesto di spin-off. Oggi il compito più arduo è accompagnare una filiera eterogenea, fatta di grandi player e tante PMI, verso la decarbonizzazione, in un contesto in un cui le regole normative non sono ancora uguali per tutti, trasformando un rischio in un vantaggio competitivo".
ESG, per TIM la filiera è leva strategica per decarbonizzazione e competitività
11 settembre 2025 - 14.38