L’indagine fornisce dati e trend interessanti sulle abitudini di spostamento, sulla consapevolezza dell’impatto ambientale delle proprie scelte, sulla pluralità tecnologica, sull’economia circolare e sull’impatto dell’IA nel mondo della mobilità e dei trasporti. Per la prima volta viene così definito l’indice di mobilità sostenibile degli italiani, che consentirà di monitorare, grazie a un indicatore sintetico, l’evoluzione dei comportamenti e delle abitudini di mobilità dei cittadini del Belpaese. L’indicatore quest’anno si è assestato su un valore pari a 66 (su una scala da 0 a 100) ed è stato calcolato mappando le risposte del campione in merito ai comportamenti effettivi e alle abitudini in tema di mobilità.
Nel nostro Paese non pare decollare la crescita di immatricolazioni di auto elettriche, anche se il 10% degli intervistati si dice propenso a valutarne l’acquisto nei prossimi 12 mesi. Le principali barriere d’acquisto restano il prezzo (55%), la scarsa autonomia (17%), la richiesta di troppa energia (19%) e il pericolo di incidente a causa delle batterie (17%).
Per quanto riguarda il trasporto merci, dalla ricerca emerge che l’85% degli italiani pensa che impatti sull’ambiente e l’80% ritiene che incida sul costo finale dei prodotti. Alla domanda su quale sia la modalità di trasporto più sostenibile, 7 italiani su 10 rispondono: il trasporto intermodale ferroviario (trasporto stradale + ferroviario). La transizione verso un trasporto merci più sostenibile (elettrico, intermodale, ecc) è ritenuta importante dall’84% dei cittadini.
Sul trasporto, il 57% degli italiani utilizza il treno regionale: il 30% lo fa in maniera frequente e il 44% giudica in maniera positiva l’integrazione tra il treno regionale e altri mezzi di trasporto.
Il concetto di economia circolare è oggi collegato da una fetta significativa della popolazione italiana al riciclo dei materiali (42%), al riuso degli oggetti (34%) e alla sostenibilità ambientale (32%). L’80% dei cittadini ritiene efficace il sistema di raccolta differenziata nel proprio territorio, in particolare al Nord e nei piccoli comuni. Per il 56% del campione la prevenzione dei rifiuti e il riuso sono temi su cui non si fa ancora abbastanza. I principali vantaggi legati alla diffusione dell’economia circolare per i cittadini sono la tutela dell’ambiente (51%) e la riduzione degli sprechi (44%).