Innanzitutto, dobbiamo fare delle precisazioni, quindi parlare di conto corrente base, conti zero spese in assoluto, conti zero spese tramite offerte o in cambio di certe condizioni. Partiamo quindi dal significato di conto a zero spese, poi passeremo a elencare i criteri che sono alla base della scelta di un conto zero spese (o dal canone azzerabile).
Cosa significa davvero conto corrente a zero spese?
Nel linguaggio commerciale, "conto a zero spese" indica un rapporto senza un canone ricorrente e con alcune operazioni incluse gratuitamente in app e internet banking. Solitamente, sono compresi i bonifici SEPA online, la carta di debito base e un certo numero di prelievi in area Euro (o presso il circuito ATM della banca).
Tuttavia, le banche possono stabilire condizioni e limiti: talvolta è necessario accreditare lo stipendio, mantenere una spesa minima con carta, oppure rientrare in determinate fasce d’età (ad esempio, under 30 o under 35).
A tal proposito è fondamentale leggere bene il foglio informativo per capire quante e quali operazioni sono davvero comprese nella gratuità del conto e quali, invece, scattano a pagamento.
Esiste poi il Conto Base, pensato per bisogni essenziali (accredito, carta di debito, bonifici, addebiti diretti, prelievi) con un numero annuo di operazioni incluse.
Questo tipo di conto è gratuito per chi possiede un ISEE inferiore a 11.600 euro, mentre per i pensionati con reddito lordo annuo sotto i 18.000 euro il canone è azzerato, anche se resta l’imposta di bollo (se dovuta, ovvero se la giacenza media annua è superiore ai 5.000 euro).
Superati i pacchetti inclusi, le operazioni extra si pagano secondo il listino.
Tipologie conti correnti a zero spese: tabella di sintesi
| TIPOLOGIA | CARATTERISTICHE PRINCIPALI | CONDIZIONI CANONE ZERO | LIMITI |
|---|---|---|---|
| Conto zero spese "strutturale" | Nessun canone fisso, operatività digitale inclusa (bonifici SEPA online, carta di debito, alcuni prelievi) | Nessuna condizione: zero spese per tutti | Restano imposta di bollo oltre 5.000 € di giacenza media annua e servizi extra (bollettini istantanei, carte opzionali) |
| Conto zero spese "a condizione" | Canone previsto dal listino, azzerabile rispettando requisiti (accredito stipendio, spesa minima con carta, patrimonio) | Accreditare stipendio/pensione, usare la carta sopra soglia, età under 30/35 o altri requisiti richiesti dalla banca | Se le condizioni saltano anche per un mese, si paga il canone standard |
| Conto zero spese "con offerte/promozioni" | Canone e imposta azzerati per un periodo (ad esempio, 6-12 mesi), spesso con bonus di benvenuto | Aprire il conto entro la scadenza della promo, a volte con accredito dello stipendio | Dopo la promozione tornano i costi di listino, salvo rispettare altre condizioni, o rinnovo delle stesse |
| Conto di Base | Servizi essenziali: accredito stipendio o pensione, carta di debito, bonifici e addebiti, prelievi inclusi fino a un tetto annuo | Canone gratis con ISEE inferiore a 11.600 € o (se pensionati) 18.000 € lordi annui | Numero limitato di operazioni. Oltre soglia si pagano gli extra. L’imposta di bollo è dovuta se la giacenza media annua supera i 5.000 euro |
Conti correnti zero spese: quali costi restano veramente?
A essere precisi, va detto che un conto corrente con zero canone non elimina gli oneri fiscali e le commissioni fuori perimetro, spese che sono comunque da considerare. Ecco quali sono:
- Imposta di bollo sul conto corrente: per le persone fisiche è dovuta pari a 34,20 € l’anno quando la giacenza media del periodo di rendicontazione supera i 5.000 €. Se la rendicontazione è trimestrale, la banca addebita 8,55 € a trimestre quando la soglia è superata in quel periodo. Sotto soglia, l’imposta di bollo non si paga.
- Operazioni non incluse: bonifici istantanei quando non compresi nel pacchetto, bonifici extra-SEPA, prelievi su ATM fuori rete o fuori area inclusa, pagamento di bollettini, MAV, RAV, PagoPA, F24 quando non rientrano nella promozione e operazioni allo sportello su conti nati per l’uso digitale.
- Carte opzionali: la carta di credito o la prepagata possono avere un canone, spesso azzerabile al superamento di una soglia di spesa mensile.
- Sconfinamenti: andare in rosso comporta interessi e, quindi, spese ed eventuali segnalazioni.
Alla luce di quanto sopra scritto, conviene concentrare le operazioni di tutti i giorni in quelle già comprese gratuitamente nel conto, ed evitare o limitare quelle che hanno un costo extra.
Come scegliere il giusto conto corrente zero spese: criteri pratici di valutazione
Proseguendo il discorso con cui abbiamo chiuso il precedente paragrafo, il vero conto corrente a zero spese si palesa nel momento in cui la nostra scelta si basa sull’effettivo utilizzo che ne faremo, onde evitare costi non preventivati. Ecco cosa bisogna verificare, nell’ordine:
- Canone e condizioni: zero strutturale oppure azzerabile? Per quanto tempo valgono eventuali promozioni? Quali condizioni servono (accredito, spesa con carta, prodotti collegati) e cosa accade se in un mese non vengono rispettate?
- Bonifici: SEPA ordinari realmente gratuiti e senza soglie? I bonifici istantanei sono inclusi o a tariffa? Serve davvero l’istantaneo tutti i mesi o solo sporadicamente?
- Prelievi: in quali circuiti sono gratuiti e con quali limiti? C’è distinzione tra ATM della banca, del gruppo o di terzi? Cosa cambia fuori dall’area Euro?
- Bollettini e tributi: PagoPA, F24, MAV e RAV sono compresi o promozionati solamente per un periodo? Qual è la tariffa standard a regime?
- Carte: la carta di debito è inclusa per sempre o solamente per il primo anno? La carta di credito (se prevista) ha canone azzerabile con soglia di spesa mensile? Serve davvero averla, oppure si può iniziare senza?
- Sportello: se si preferisce ogni tanto l’operazione in filiale, vale la pena stimare quanto costa farla su un conto digitale.
- Estero: chi viaggia o paga spesso in valuta dovrebbe guardare al cambio applicato, ai tetti di prelievo gratuito e alle commissioni su extra-SEPA.
Un profilo con esigenze essenziali e operatività solo online (accredito, bonifici SEPA, pagamenti con carta di debito) può ottenere di fatto costi nulli scegliendo un conto a zero canone con bonifici gratuiti e prelievi inclusi in area Euro.
Chi paga spesso bollettini o ricorre allo sportello, invece, farebbe meglio a valutare piani che includono questi servizi o applicano una tariffa a pacchetto.
Per chi viaggia spesso (per lavoro o per svago), contano tasso di cambio e soglie di prelievo, più della presenza di sportelli.
Infine, chi rientra nei requisiti ISEE o pensione può considerare il Conto Base, che rappresenta la soluzione più lineare per avere l’essenziale a costo ridotto o nullo.
Conti correnti che diventano a zero spese: come si annullano i canoni
Una delle categorie più diffuse oggi è quella dei conti correnti con canone azzerabile. In pratica, il listino prevede un costo, che però può scomparire quando si rispettano condizioni semplici e verificabili.
Prima di aderire a un’offerta di questo tipo, è bene chiarire tre cose:
- Quanto dura la promozione;
- Quali sono le condizioni esatte da rispettare;
- Il costo a regime se in un mese non si centra l’obiettivo.
Solitamente, come già anticipato, viene richiesto l’accredito dello stipendio o della pensione sul conto, una spesa mensile effettuata tramite carta sopra una certa soglia, un limite di età, una giacenza o patrimonio minimi su rapporti della stessa banca, oppure l’attivazione di prodotti collegati, come ad esempio assicurazioni di protezione, servizi di consulenza finanziaria o l’apertura di un dossier titoli.
La gratuità del conto può dipendere da una solo delle cose sopraelencate, oppure dalla compresenza di due condizioni, dipende da cosa decide la banca o da cosa prevede la promozione (e quanto dura).
Cointestazione del conto corrente con il coniuge: quando conviene
Aprire un conto cointestato con il coniuge o con un convivente può essere utile per gestire insieme entrate e uscite. In questo modo si evitano doppioni di spese fisse e si raggiungono più facilmente alcune condizioni che permettono di azzerare il canone, ad esempio una certa soglia di spesa con carta o l’accredito regolare di entrate.
Va quindi precisato che la convenienza di un conto cointestato con il coniuge o convivente si basa su quattro elementi principali:
- Un solo canone invece di due: se ciascun partner apre un conto separato, ci sono due canoni da pagare (anche se piccoli o azzerabili con condizioni). Con un conto unico, invece, i costi fissi si pagano una volta sola.
- Somma delle operazioni: alcune banche danno benefici al raggiungimento di certe soglie, come 500 € di spesa con carta al mese o un certo numero di domiciliazioni attive. Con due persone che usano la stessa carta collegata al conto, si arriva più facilmente a queste soglie.
- Accrediti combinati: se entrambi ricevono lo stipendio o la pensione sullo stesso conto, si rafforza il requisito dell’accredito e non si rischia di perdere l’azzeramento del canone in mesi in cui magari un solo accredito non basterebbe.
- Gestione più semplice delle spese comuni: avere un unico conto permette di centralizzare bollette, mutuo, affitto e spese familiari. Oltre alla comodità, si evita di dover mantenere più rapporti bancari, ciascuno con i propri costi extra.
Bisogna però fare attenzione a due aspetti. Il primo riguarda l’imposta di bollo: la soglia dei 5.000 euro di giacenza media si calcola per ogni conto, anche se cointestato. Questo significa che, se la somma depositata supera quella cifra, l’imposta è dovuta.
Il secondo punto riguarda le regole di alcune banche: per ottenere i benefici legati all’accredito dello stipendio non basta un unico accredito familiare, ma serve che ogni intestatario riceva il proprio stipendio sul conto.
In pratica, la cointestazione è utile per semplificare la gestione comune e ridurre certi costi, ma non sempre garantisce automaticamente tutti i vantaggi promozionali offerti dalle banche.
Conto corrente online, filiale o ibrido: differenze costi
I conti correnti online si basano prevalentemente su app e internet banking: i costi sono bassi o nulli dove l’operatività è digitale e si dà meno spazio alle (costose) pratiche di sportello. Risultano ideali quando si gestisce tutto da smartphone e non occorrono servizi in filiale.
I conti di filiale, invece, privilegiano assistenza e operazioni allo sportello. I canoni tendono a essere più alti, ma possono avere senso per chi preferisce l’interazione fisica o ha bisogni non standard.
I conti correnti ibridi cercano un equilibrio tra le due soluzioni precedenti: la struttura dei costi è sempre più vicina ai conti online, ma la rete di filiali risulta disponibile quando serve.
Conti correnti a zero spese con e senza condizioni (settembre 2025)
| BANCA – CONTO | CATEGORIA ZERO SPESE | CONDIZIONE PER CANONE 0 | COSA È GRATIS NELL’USO BASE (INDICATIVO) | VOCI TIPICHE NON INCLUSE |
|---|---|---|---|---|
| Findomestic – Conto corrente Smile / Smile Go | Zero con condizioni | Canone azzerato in caso di accredito stipendio/pensione o versamento mensile di almeno 500 €. L’imposta di bollo è assorbita dalla banca fino al 31 dicembre 2026 | Canone del conto, carta di debito, operatività online. Per lo Smile Gol, i bonifici e le operazioni sono illimitate, mentre i prelievi sono gratis su qualunque ATM | Dopo il 31/12/2026 l’imposta di bollo torna a carico del cliente se la giacenza media supera i 5.000 € |
| ING – Conto corrente Arancio Light | Zero strutturale (piano Light) | Nessuna (canone 0 €). Il Piano Arancio Più ha un canone di 5 €, ma è azzerabile con accredito stipendio o entrate superiori a 1.000 € o under 30 (fino al 28 febbraio 2026). Con Arancio Più i prelievi diventano gratis | Bonifici SEPA e istantanei 0 €. Carta di debito (emissione una tantum 3 €). Operatività online | Prelievi 0,95 € per operazione. Commissioni su bollettini/CBILL/PagoPA |
| Mediolanum SelfyConto | Zero con condizioni (età / accredito / spesa) | Gratis fino a 30 anni, per tutti primo anno a 0 €, poi 3,75 € al mese azzerabile con accredito dello stipendio o spesa tramite carta pari o superiore a 500 € al mese | Bonifici SEPA anche istantanei a 0 €. Apertura o gestione online, spesso carta di debito gratuita il 1° anno | Eventuali prelievi extra-UE e servizi allo sportello |
| Crédit Agricole – Conto Online | Zero con condizioni (più offerte a tempo) | Canone di listino 2 € al mese, azzerabile per under 35, accredito stipendio/pensione, patrimonio superiore a 5.000 € o apertura di un dossier titoli valorizzati. A ogni modo, canone gratuito per i primi 9 mesi | Bonifici SEPA online 0 €, app completa, carta VISA (di debito) 0 € per 24 mesi, poi 24 € all’anno | Prelievi su ATM extra gruppo, eventuali bollettini a tariffa |
| Fineco | Zero con condizioni (+ offerta 12 mesi gratis nuovi clienti) | Under 30: canone 0 €, altrimenti 3,95 € al mese azzerabile (ad esempio, accredito stipendio o altre condizioni). Per i nuovi clienti: 12 mesi gratis per aperture dal 1° aprile 2025 | 2Bonifici SEPA 0 €. Prelievi gratuiti pari o superiori a 100 € (soglie e casi particolari a listino). App e piattaforma evolute | 5Prelievi inferiori a 100 € a tariffa. Carte con canone se non azzerabile |
| Credem Link | Zero strutturale (canone 0 €) + offerte | Nessuna per il canone. Carta Pagobancomat 0 €. Carta Mastercard internazionale 0 € il 1° anno, poi 1,50 € al mese | Operatività online, prelievi su ATM Credem 0 € | Bonifici online 0,50 € (SEPA e istantanei). Prelievi su ATM di altre banche a tariffa |
| Isybank (Gruppo Intesa Sanpaolo) – Piano isyPrime | Zero con condizioni (età + finestra promo) | Under 35 se il conto si apre entro il 27 aprile 2026: canone 0 € e imposta di bollo a carico della banca fino a 35 anni | Bonifici istantanei 0 €. Prelievi gratis in tutto il mondo (secondo condizioni del piano), operatività via app | Dopo i 35 anni applica canone di listino (oggi a 9,90 € al mese). Attenzione a regole su valute extra-euro |
| Poste Italiane – Conto BancoPosta (Start – Medium – Plus) | Zero con offerte | Promo online periodiche che azzerano il canone per i primi 12-24 mesi mesi (ad esempio, fino al 31 ottobre 2025 con codice promo), poi canone da listino | Operatività online e in ufficio postale, carta di debito inclusa | Dopo la promozione, il canone torna a regime, salvo rispettare condizioni premiali. Alcune operazioni hanno un costo di listino (azzerabile con condizioni) |
Tutte le promozioni sopra elencate sono soggette a variazione: si consiglia di tenersi aggiornati sui siti ufficiali delle banche e sulle pagine dei conti correnti.
Infatti, le condizioni commerciali (prelievi, bonifici istantanei, carte, promo) cambiano spesso: prima di aprire un conto, si raccomanda di controllare il foglio informativo e la pagina di offerta della banca, soprattutto per le scadenze delle promozioni e le soglie che azzerano il canone.
Infine, una precisazione sull’imposta di bollo (34,20 € all’anno): questa è dovuta per legge se la giacenza media supera 5.000 € sul periodo di rendicontazione. Fanno eccezione solo i casi in cui la banca la assorbe in promozione (ad esempio, Findomestic fino al 31 dicembre 2026 o isyPrime fino a 35 anni) o i profili normativi del Conto Base con ISEE sotto soglia.