Secondo Maran il cuore dell'evoluzione dell'auto non è nel motore ma in tutti i sistemi collegati alla mobilità, dagli ADAS alle smart road: "Il cuore della macchina non è come viene costruita, non è più il modello industriale novecentesco, ma ciò che importa davvero è la mente della macchina, la sua intelligenza, la sua capacità tecnologica di essere un oggetto che dialoga con tutto il resto".
Anche secondo Maran è indispensabile proseguire nella ricerca e sviluppo, perchè le aziende devono essere competitive in un mercato globale, che sta cambiando velocemente: "Quando guardiamo le grandi compagnie americane e cinesi, stiamo spesso parlando di aziende che hanno meno di vent'anni di vita, che non hanno quel vecchio know-how tipico delle aziende storiche europee, ma delle competenze che arrivano da altri settori hi-tech".
Secondo Maran la sfida è quindi quella di aggiornare le aziende "storiche" che hanno fatto la storia dell'auto in Europa, ma questa non sarà una strada semplice: "Io credo che sarà una sfida complicatissima, ma penso che sarà la strada giusta. Tralasciamo le battaglie ideologiche e concentriamo le risorse quindi per il futuro, concentriamo le energie per trasformare le auto in un centro servizi, anche attraverso l'AI e la guida autonoma.
Maran è convinto quindi che le risorse pubbliche e private debbano essere concentrate nello sviluppare una nuova concezione di auto, più strutturata e "polifunzionale", per mantenere l'industria dell'auto competitiva: "Nel futuro questa è la sfida che ci troveremo di fronte, perché l'auto del futuro ci apparirà più simile a un cellulare con le ruote che ad una macchina tradizionale".