(Teleborsa) - Oltre il 50% della GenZ che desidera aumentare il proprio livello di conoscenza finanziaria, spinti dalle protratte complessità economica, volatilità dei mercati ed incertezza geopolitica. In Italia oltre il 90% dei cittadini si interessa di finanza. È quanto emerge dall'osservatorio Edufin di Pictet Asset Management. I social network si consolidano sempre più quali canali di informazione finanziaria, con una crescita del 15% negli ultimi quattro anni. Accanto ai social, fa il suo ingresso anche l'IA, ritenuta una fonte affidabile dal 12% degli intervistati. Di contro, l'individuazione di contenuti e/o referenti adeguati rimane l'ostacolo principale per il 43% del campione.
Nel 2025 aumenta la capacità di risparmiare, seppur senza pianificazione o regolarità, ma cresce anche l'ansia finanziaria che interessa il 73% del campione. Il risparmio fatica a trasformarsi in investimento di lungo termine prevalentemente a causa della difficoltà ad individuare il giusto referente per i propri investimenti (44% del campione), così come la paura di farsi prendere dal panico nei momenti di crisi sui mercati (37% del campione). La paura è infatti il sentimento prevalente per il 68% degli intervistati e solo le maggiori conoscenze finanziarie consentono di avere un migliore equilibrio emotivo. L'orizzonte di breve periodo continua, pertanto, a dominare le scelte di investimento, con portafogli composti in media per il 49% da obbligazioni e per il 19% da liquidità.
Nonostante le preoccupazioni per il futuro e il desiderio di realizzare i propri progetti di vita, il 56% degli italiani punta su eredità e pensione pubblica piuttosto che su previdenza complementare e/o Piani di Accumulo (PAC). L'IA sta prendendo sempre più piede quale strumento di informazione generale, utilizzato regolarmente da oltre il 60% del campione. Tuttavia, quando si tratta di usare questo strumento come guida agli investimenti, la maggioranza degli italiani non lo ritiene ad oggi affidabile.
"Stiamo vivendo un periodo carico di sfide ed incognite che ci impone una convivenza con mercati finanziari più volatili e complessi. Il caro vita, insieme a inflazione e tassi più alti, incide sulla regolarità del risparmio, accentuando quella che possiamo definire "ansia finanziaria", ovvero la difficoltà di far fronte a spese fisse o straordinarie", ha spiegato Daniele Cammilli, Head of Marketing di Pictet Asset Management. Sul fronte degli investimenti, ha aggiunto, "queste preoccupazioni alimentano il focus sul breve termine, spingendo gli italiani a privilegiare strumenti più sicuri, aumentando la liquidità sui conti correnti e la preferenza per i titoli di Stato. La sensazione di sicurezza è soltanto apparente e nasconde in realtà il cosiddetto 'loss aversion bias', che sembra impedire ai risparmiatori italiani di considerare in modo equilibrato l'assunzione del rischio per i propri investimenti". Nella ricerca di quest'anno, ha concluso, "emerge chiaramente che, nonostante i progressi nell'interesse e nella volontà di ampliare le proprie conoscenze, la strada da fare è ancora lunga. Occorre non solo orientare l'attenzione verso contenuti adatti alle diverse generazioni, ma anche guidare i risparmiatori ad una corretta educazione agli investimenti".
Osservatorio EduFin Pictet 2025: "In Italia oltre il 90% dei cittadini si interessa di finanza"
17 novembre 2025 - 14.16