(Teleborsa) - A novembre 2025, il mercato italiano dell’auto totalizza 124.222 immatricolazioni, con una variazione nulla (-0,0%) rispetto a novembre 2024, che aveva totalizzato 124.267 unità. Nei primi undici mesi del 2025 i volumi complessivi si attestano a 1.417.621 unità, con un calo del 2,4% rispetto a quelli di gennaio-novembre 2024. Se confrontate con il 2019, le immatricolazioni dei primi undici mesi dell’anno risultano inferiori del 20,2% rispetto ai volumi pre-pandemia.
"Anche a novembre il mercato auto resta immobile e si prepara a chiudere l’anno con una variazione negativa", sottolinea Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA.
"Sul fronte della mobilità elettrica, tuttavia, si assiste ad un rialzo della quota di BEV immatricolate nel mese fino al 12,3% (era il 5% ad ottobre 2025), con oltre 15.000 unità, per effetto degli incentivi attivati lo scorso 22 ottobre, diventati una sorta di click-day che ha fatto impennare le prenotazioni dopo una lunga attesa dall’annuncio iniziale. Tuttavia, constatiamo con rammarico che le quattro vetture elettriche più vendute non sono prodotte in Europa.
In occasione della formulazione di questi incentivi, destinati alle autovetture elettriche, avevamo chiesto che venisse adottato un eco-score per privilegiare le vetture Made in Europe, ma la proposta non è stata approvata dal MASE. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: ad oggi, la maggior parte delle vetture vendute grazie agli incentivi ha zero contenuto locale e zero valore aggiunto per l'Europa.
Serve una strategia europea di tutela del Made in Europe lungo tutta la catena del valore, con l’introduzione di una misura di local content che non sia limitata alle batterie".