(Teleborsa) - "Siamo soddisfatti del fatto si dovrebbe arrivare a un'intesa che dovrebbe mantenere il rialzo Irap di due punti e non del 2,5% e che si proseguirà, poi, sulla via delle intese per individuare altre soluzioni legate ai flussi di cassa. È stato inoltre chiarito che la misura sull'Irap non riguarda le imprese con partecipazioni finanziarie di altri settori in quanto tali". È quanto ha affermato il capogruppo di FI al Senato, Maurizio Gasparri, mostrando ottimismo dopo l'incontro di venerdì scorso a Palazzo Chigi. Le interlocuzioni tra governo e istituti di credito – riporta l'Ansa – sarebbero aperti e nella maggioranza, in particolare dalle parti di Forza Italia, emerge ottimismo su un accordo di massima.

"Poi – ha aggiunto Gasparri – si delinea anche una correzione del meccanismo di tassazione dei dividendi che dovrebbe rispondere alle nostre osservazioni. Aspettiamo che i testi vengano predisposti in materia che è molto complessa sotto il profilo tecnico-finanziario ma da quanto sta emergendo sono soluzioni che vanno nelle direzioni da noi indicate ed auspicate soprattutto attraverso l'iniziativa del vice presidente del consiglio Tajani".

Altra ipotesi per incassare contributo delle banche, oltre a un ulteriore versamento Irap, è un meccanismo di anticipo di liquidità sul modello di quanto avvenuto nella scorsa legge di bilancio.

Nell'ultimo incontro con il viceministro Leo, di fronte alla prospettiva di un ulteriore aumento d'Irap dello 0,5%, l'Abi aveva ribadito le proprie posizioni: gli istituti responsabilmente comprendono le necessità del bilancio pubblico ma il pacchetto di misure varate a ottobre è già molto oneroso per accettare un ulteriore aggravio. Nel comparto bancario perciò una possibile conferma dell'aumento al 2% viene vista con sollievo anche perché dei meccanismi di detrazione previsti da alcuni emendamenti avrebbero beneficiato solo i piccolissimi istituti monosportello o quasi. C'è poi apertura, come già annunciato fin dai primi contatti con il governo, a mettere in campo soluzioni di disponibilità della liquidità sulla scia della manovra dello scorso anno. Le modifiche riguarderebbero anche la modifica della norma sui dividendi.

Oltre all'ulteriore aiuto da banche e assicurazioni, che sarebbero coinvolte anche attraverso un incremento delle polizze per gli infortuni del conducente, le nuove coperture potrebbero arrivare dalla tassa sui piccoli pacchi extra Ue ma anche, probabilmente, dalla Tobin tax o dall'innalzamento, previsto in un emendamento di FdI, dal 18 al 21% della rivalutazione delle partecipazioni societarie e dei terreni. Certa la modifica sugli affitti brevi voluta da FI e Lega con l'innalzamento della cedolare solo dal terzo immobile e che dovrebbe autofinanziarsi.