È possibile implementare strategie di investimento trend following con due categorie di prodotti: certificati a leva fissa, detti anche benchmark a leva fissa, e certificati a leva variabile, che hanno la denominazione commerciale di turbo. I certificati turbo, a loro volta, si distinguono in: Turbo open-end, quindi prodotti senza scadenza, e Turbo close-end, ovvero prodotti che hanno una scadenza e una vita predefinita.
Il principale limite dei prodotti a leva fissa è quello di risentire dell'effetto compounding. L'effetto compounding è dettato dal bilanciamento giornaliero che è insito all'interno del meccanismo del certificato stesso. Di conseguenza, per posizioni o comunque in trend non perfettamente direzionali, rialzisti o ribassisti, la performance dell'operazione è inficiata negativamente da questo determinato effetto.
L'alternativa utilizzabile in strategie trend following e in operazioni multi-day è rappresentata dai prodotti a leva variabile, che sono denominati come turbo certificate che non risentono, appunto, dall'effetto compounding. Questa tipologia di prodotto si rivolge a quegli investitori dinamici che puntano a cavalcare i trend di mercato utilizzando dei prodotti a leva, quindi dei prodotti che moltiplicano le performance del sottostante con un determinato effetto leva. L'effetto leva può essere: a leva fissa (come nei benchmark e nei certificati leva fissa); a leva variabile (come nei certificati turbo). I prodotti a leva possono essere utilizzati per operazioni intraday o multi-day e possono essere utilizzati anche per operazioni di copertura di portafogli.
All'interno dell'offerta Unicredit è possibile identificare migliaia di certificati turbo listati sul segmento Sedex di Borsa Italiana che si distinguono per differenti caratteristiche: sottostanti, maturity e un diverso grado di rischiosità. Il grado di rischiosità in questo caso è definito da quello che è lo strike, che è un vero e proprio stop-loss: si tratta di un livello di prezzo raggiunto il quale la posizione viene chiusa automaticamente, comportando la perdita totale del capitale investito.
È possibile scegliere di conseguenza il prodotto più consono alle proprie esigenze, più o meno rischioso, in base a quello che è il posizionamento dello strike rispetto al valore attuale del sottostante. Uno strike più distante dai valori attuali del sottostante comporterà un prodotto con un effetto leva minore rispetto a prodotti più aggressivi, ma permetterà, in caso di oscillazione contraria del sottostante, di non chiudere la posizione in anticipo rispetto a quello che è l'orizzonte temporale inizialmente idealizzato per la propria posizione.