(Teleborsa) - La Capitale premia una delle sue protagoniste dell’innovazione sostenibile: Veronica De Angelis, imprenditrice e fondatrice della no profit Yourban2030, riceve il titolo di Roman Woman Ambassador per il contributo concreto allo sviluppo di progettualità che uniscono impresa, impatto ambientale e rigenerazione urbana. Un riconoscimento assegnato dal Centro Europeo di Studi Culturali in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, nella cornice istituzionale di Palazzo Valentini.

La storia di De Angelis rappresenta un caso di studio nel panorama dell’imprenditoria culturale e ambientale: partendo da Roma, ha saputo definire un modello che integra arte, tecnologia e sostenibilità, trasformando la creatività in una piattaforma di intervento urbano. Con Yourban2030, l’imprenditrice ha promosso progetti pionieristici come Hunting Pollution – il più grande murale green d’Europa – fino ad approdare negli Stati Uniti con Walls of Tomorrow, iniziativa ispirata agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU e realizzata con vernici fotocatalitiche capaci di ridurre l’inquinamento atmosferico.

Un percorso che evidenzia la capacità di De Angelis di costruire partnership internazionali e attrarre competenze, trasformando l’arte pubblica in un driver di innovazione e consapevolezza collettiva. Ogni intervento si configura come un investimento strategico sul territorio: dalla valorizzazione delle periferie al coinvolgimento di artisti, aziende e istituzioni, fino allo sviluppo di tecnologie ambientali applicate alla creatività.

"Roma è la mia città e il luogo da cui la mia idea di futuro ha preso forma. Ricevere questo riconoscimento proprio qui, nella giornata dedicata alle donne, significa riconfermare che il cambiamento nasce dalla consapevolezza e dalla bellezza condivisa, ma anche dall’azione concreta e dalla visione che deve spostarsi dall’individuale al globale", ha dichiarato De Angelis, sottolineando come Roma rappresenti il punto di partenza del suo lavoro e, al tempo stesso, il laboratorio ideale per sperimentare nuovi modelli di sostenibilità urbana.

La sua nomina a Roman Woman Ambassador assume così un valore che trascende il riconoscimento simbolico: diventa l’esempio di come l’imprenditoria femminile possa guidare processi di trasformazione, creando ecosistemi progettuali capaci di incidere sull’ambiente e sul tessuto sociale. Un caso che rafforza il ruolo crescente delle imprese a vocazione culturale e ambientale nella definizione delle politiche urbane del futuro.

(Foto: Foto Giulio Cafasso )