(Teleborsa) - "Nessuno che ha riscattato la laurea vedrà cambiata l'attuale situazione, qualsiasi modifica che dovesse intervenire varrà solo per il futuro. L'emendamento in questo senso dovrà essere corretto". Dopo le polemiche sulla stretta sulle pensioni anticipate in manovra all'interno dell'emendamento da 3,5 miliardi di euro annunciato dal ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti, e depositato in commissione bilancio del Senato, la premier Giorgia Meloni parlando in Senato fa dietrofront chiarendo che il governo apporterà delle correzioni e la misura non sarà retroattiva.

Il Mef sarebbe già al lavoro sulla modifica. Aboliti i tagli retroattivi sul riscatto della laurea, rimane il nodo della stretta sulle finestre. La norma contiene una penalizzazione fino a 30 mesi per l'accesso alla pensione anticipata per chi ha riscattato il periodo di laurea e un allungamento fino a sei mesi della finestra per l'accesso alle prestazioni dalla data di maturazione del diritto alla pensione: dai tre mesi confermati per chi matura il diritto entro la fine del 2031, a quattro mesi per chi lo matura entro il 2033, a cinque mesi per chi lo matura entro il 2034 mentre chi maturerà il diritto alla pensione anticipata dal 1 gennaio 2035 potrà accedere al trattamento pensionistico dopo sei mesi.

La Lega ha presentato un emendamento per cancellare entrambe le norme proponendo a clausola di salvaguardia, a partire dal 2033, eventuale innalzamento dell'Irap.