(Teleborsa) - L'aumento di capitale per Fondiaria Sai sembra sempre più vicino con una svolta attesa dal CdA di domani. Il braccio di ferro è tra la famiglia Ligresti che rappresenta la maggioranza del Consiglio di Amministrazione del Gruppo e che vuole evitarne la ricapitalizzazione e l'Isvap che invece chiede subito l'aumento.
Secondo quanto riporta oggi la stampa, l'AD Emanuele Erbetta ha incontrato ieri il presidente Isvap, Giancarlo Giannini, a cui avrebbe prospettato l'ipotesi di una breve proroga del termine del 24 dicembre, data entro la quale la compagnia deve rispondere ai rilievi dell'istituto sulla sua governance e su progetti di ricapitalizzazione.
Sempre secondo i quotidiani, è previsto per oggi un incontro di Erbetta con la Consob.

In un'intervista al Il Giornale, l'amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, ha detto che Fondiaria Sai l'aumento di capitale è il sistema "più logico" per un rafforzamento patrimoniale della società. "Dalle informazioni avute ritengo necessario un rafforzamento patrimoniale della società e il sistema più logico mi pare l'aumento di capitale", ha detto Ghizzoni, aggiungendo "Aspettiamo la relazione di Goldman Sachs, advisor nominato dal CdA di Fonsai per operare nell'interesse della società. Sulla base delle sue valutazioni vedremo che decisioni prendere. Ma il discorso è complessivo, riguarda anche l'assetto delle holding a monte di Fonsai. Vedremo: tutte le strade sono aperte".
"Se si fanno le cose nell'interesse della società, cioè di tutti i suoi azionisti e dei suoi clienti, si troverà una soluzione definitiva, ha dichiarato ancora Ghizzoni. "Unicredit è intervenuta per tutelare la propria esposizione. Ma questa è la seconda compagnia assicurativa italiana: il suo rilancio è nell'interesse di tutto il Paese".