(Teleborsa) - L'Unione europea ha deciso, in via di principio, di avviare una inchiesta anti dumping ed anti sovvenzioni nei confronti di dispositivi per reti di telefonia mobile fabbricati in Cina. Lo ha annunciato il Commissario europeo per il Commercio Karel De Gucht, sottolineando che l'inchiesta è per ora messa in stand-by con l'intento di "consentire l'avvio di trattative amichevoli con le autorità cinesi".

La decisione di principio significa infatti che l'inchiesta in prenderà subito avvio, ma verrà preceduta da una constatazione amichevole del fatto. Le sovvenzioni, così come il dumping, costituiscono pratiche commerciali scorrette, poste in essere da società esportatrici, applicando prezzi stracciati ed uguali o poco superiori al costo di produzione.

Secondo il Commissario De Gucht, l'export cinese di dispositivi per reti di telecomunicazione vale oltre 1 miliardo di euro l'anno. La questione non riguarda i telefoni portatili ed i tablet, ma dispositivi di rete.

Le due maggiori compagnie cinesi che operano in questo settore sono la Huawei e la ZTE.