(Teleborsa) - I giudici della quarta sezione penale del tribunale di Milano hanno condannata Saipem per corruzione internazionale nell'ambito di un presunto giro di tangenti in Nigeria.

La corte presieduta dal giudice Oscar Magi ha disposto inoltre la confisca di 24,5 milioni di euro e una multa di 600 mila euro contro i 900 mila chiesti dai pm Fabio de Pasquale e Sergio Spadaro.

Il titolo Saipem, quotato a Piazza Affari, è arrivato a perdere oltre il 4% in scia sulla notizia, ma poi ha recuperato le perdite ed ora segna un rialzo dello 0,49% a 14,46 euro.

Dal canto suo, Saipem ha fatto sapere che "valuterà le motivazioni" alla base della decisione e "ricorrerà comunque in appello", ritenendo non sussistano i presupposti per dichiarare la responsabilità della società.

Saipem ha spiegato inoltre che a decisione oggi pronunciata "non ha, in ogni caso, alcun impatto finanziario" sulla società poiché la controllante Eni, in occasione della cessione di Snamprogetti, si era impegnata a indennizzare Saipem per le perdite a danno di quest'ultima con riferimento alla vicenda TSKJ.