(Teleborsa) - Stamattina alla Camera riprende l'esame della riforma elettorale.

Berlusconi, ieri, dopo aver preso atto con dispiacere dell'impossibilità di Renzi a garantire il sostegno del PD agli accordi pubblicamente realizzati e raggiunti, ha accettato di limitare l'efficacia dell' Italicum alla sola Camera dei Deputati.

In pratica il Cavaliere dice "sì" all'emendamento del deputato PD, D'Attorre, dopo il vertice tenuto a Palazzo Grazioli. Lo stesso Berlusconi conferma la "piena collaborazione per realizzare la legge elettorale e le riforme istituzionali, ma resta una netta opposizione sui temi economici e sociali".
Dal fronte del PD, dopo una riunione di oltre due ore, arrivano notizie che la direzione ha deciso di ritirare tutti gli altri emendamenti alla riforma della legge elettorale. La decisione è stata presa su proposta del capogruppo Speranza, come si è appreso al temine della riunione.

Dagli altri sostenitori della maggioranza di governo, Alfano si dice soddisfatto per l'accordo raggiunto, rilanciando su twitter che "Dovevamo superare lo scoglio del Senato, quindi legge elettorale solo per la Camera. Noi non siamo delusi da Renzi. Patti chiari, riforme certe e avanti tutta".