(Teleborsa) - Si deteriora ancora il sentiment delle imprese italiane, nonostante il balzo della fiducia dei consumatori, ai massimi dal 2010, registrato la vigilia.

Secondo i dati Istat, l'indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane è sceso, a maggio, a 86,9 da 88,8 di aprile. L'indice complessivo riflette il peggioramento della fiducia delle imprese dei servizi e di quelle di costruzione mentre rimane stabile la fiducia delle imprese manifatturiere. Per contro migliora il sentiment delle imprese del commercio al dettaglio.

L'indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere è rimasto invariato a 99,7: peggiorano sia i giudizi sugli ordini sia le attese sulla produzione.

L'indice del clima di fiducia delle imprese di costruzione è sceso, invece, a 72,9 da 74,6, soprattutto per effetto del peggioramento dei giudizi su ordini e piani di costruzione benché siano migliorati quelli sull'occupazione.

Nel commercio al dettaglio, l'indice del clima di fiducia è salito, passando a 98,7 da 98 evidenziando un aumento nella grande distribuzione. Diminuisce, invece, nel commercio tradizionale.

Infine, l'indice del clima di fiducia delle imprese dei servizi scende a maggio a 87,4 da 91,2 di aprile. Peggiorano tutte le componenti del clima: i giudizi e le attese sugli ordini e le attese sull'andamento dell'economia in generale.