(Teleborsa) - La Bank of Japan conferma il suo massimo sostegno all'economia, nel tentativo di far risollevare l'inflazione, verso il target fissato del 2%.

Il Giappone ha accusato in questi ultimi anni gli impatti di una lunga e profonda deflazione, che la banca centrale sta combattendo senza lesinare alcun aiuto.

Oggi, il numero uno della BOJ, Haruhiko Kuroda, in un intervento in Parlamento, ha spiegato che non esiste alcun tetto massimo al quantitative easing in relazione alla crescita del PIL, mentre attualmente il piano di QE lanciato nel 2013 ammonta a 277 trilioni di yen (oltre 2,3 miliardi di dollari), pari ai due terzi del PIL nipponico.

La precisazione di Kuroda è arrivata in seguito alle critiche sull'inefficacia delle misure, arrivate sia dai politici che dagli economisti. Il numero della BOJ ha poi confermato chela banca porterà avanti le misure espansive (sia quantitative che qualitative) sino a quando l'inflazione non si sarà stabilizzata al 2% (prevedibilmente entro marzo 2017).