(Teleborsa) - Il decreto antiterrorismo, oggi in Aula a Montecitorio, si arricchisce di interessanti novità.
Tra le principali, approvate ieri in Commissione, l'autorizzazione alla polizia ad utilizzare programmi per acquisire dati e comunicazioni da remoto sui personal computer dei cittadini. In poche parole le autorità potranno accedere e controllare i pc degli italiani, conservando dati fino a 24 mesi.
Inserito anche l'obbligo da parte dei provider di cancellare da internet i contenuti illeciti, legati ai reati di terrorismo pubblicati dagli utenti.
L'uso del Web e di strumenti informatici per perpetrare reati di terrorismo (arruolamento di foreign fighters, propaganda, ecc) diventa un'aggravante che comporta l'obbligo di arresto in flagranza.
Scatta l'allarme privacy per i cittadini italiani: preoccupato anche il Garante per la Privacy Antonello Soro per la mancata proporzionalità nella legge tra le esigenze della privacy e della sicurezza.
Decreto antiterrorismo, la polizia potrà accedere da remoto ai pc degli italiani
26 marzo 2015 - 09.41