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Via libera del Governo al decreto anti-terrorismo

Via libera del Governo al decreto anti-terrorismo
(Teleborsa) - Dall'introduzione della reclusione per chi è coinvolto in viaggi con fini terroristici all'inibizione dei siti Internet utilizzati per commettere reati con finalità di terrorismo.
Sono solo alcune delle nuove misure urgenti approvate ieri sera dal Consiglio dei Ministri per contrastare il terrorismo, anche di matrice internazionale. Misure, si legge in una nota di Palazzo Chigi, con soluzioni anche analoghe a quelle adottate di recente da altri Paesi europei, quali la Francia.

Il decreto legge prevede sia azioni sul piano legale che strumenti di prevenzione, ma anche strumenti di contrasto all'uso di Internet a fini di proselitismo.

Sul piano penale il provvedimento prevede:
  • L’introduzione di una nuova figura di reato destinata a punire chi organizza, finanzia e propaganda viaggi per commettere condotte terroristiche. La reclusione va dai da tre ai sei anni.
  • La punibilità del soggetto reclutato con finalità di terrorismo anche fuori dai casi di partecipazione ad associazioni criminali operanti con le medesime finalità. Attualmente la legge sanziona solo il reclutatore.
  • La punibilità, sul modello francese, di colui che si “auto-addestra” alle tecniche terroristiche (oggi è punito solo colui che viene addestrato da un terzo).
  • L’introduzione di specifiche sanzioni, di ordine penale ed amministrativo, destinate a punire le violazioni degli obblighi in materia di controllo della circolazione delle sostanze (i cosiddetti “precursori di esplosivi”) che possono essere impiegate per costruire ordigni con materiali di uso comune.
Sul piano degli strumenti di prevenzione, le misure contemplate comprendono:
  • La possibilità di applicare la misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza ai potenziali “foreign fighters”.
  • La facoltà del Questore di ritirare il passaporto ai soggetti indiziati di terrorismo con conseguente possibilità di punire chi non rispetta gli obblighi legati al ritiro del passaporto e ad altre simili misure cautelari.
Inoltre, lo schema di decreto si incarica di aggiornare gli strumenti di contrasto all’utilizzazione della rete internet per fini di proselitismo e agevolazione di gruppi terroristici.
In particolare, vengono previsti:
  • Aggravamenti delle pene stabilite per i delitti di apologia e di istigazione al terrorismo commessi attraverso strumenti telematici.
  • La possibilità di ordinare agli internet provider di inibire l’accesso ai siti utilizzati per commettere reati con finalità di terrorismo, compresi nell’elenco costantemente aggiornato dalle autorità.
Ulteriori misure comprendono:

La proroga della “Operazione strade sicure” fino al 30 giugno 2015, con un rafforzamento del contingente messo a disposizione dalle Forze Armate che passa da 3.000 a 4.800 unità.
La semplificazione delle modalità con le quali le Forze di polizia effettuano trattamenti di dati personali.

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