(Teleborsa) - La Cina continua a dare segnali preoccupanti all'economia mondiale, confermando un forte rallentamento dei flussi commerciali internazionali, dove il Dragone un tempo faceva la parte da Leone. Un Dragone ormai sdentato e senza lance di fuoco.

Pechino ha annunciato oggi che le esportazioni cinesi hanno rallentato il ritmo di caduta a -5,5% dal -
8,3% del mese precedente, risultando anche sopra le attese che indicavano un -6%.

Il dato che più preoccupa però è la frenata delle importazioni, che sono cadute del 13,8% rispetto al -8,1% riportato a luglio. Le attese erano per un calo dell'8,2%. La frenata dell'importa conferma la stagnazione della domanda e, di riflesso, dell'economia cinese, che ha già offerto chiari segnali di rallentamento.

Il dato, poi, arriva ad appena una settimana dalla riunione del FOMC, il comitato di politica monetaria della Federal reserve, che è stato più volte sollecitato dalle istituzioni economiche internazionali (FMI, G20 ecc.) a prender tempo su un rialzo dei tassi, proprio a causa della crisi cinese, del rallentamento dell'economia mondiale indotto dalla frenata del commercio e dello scoppio della bolla in Asia.