(Teleborsa) - Ha preso il via il confronto tra Ministero dell'Istruzione e i sindacati sulla fase dei trasferimenti, delle utilizzazioni e delle assegnazioni provvisorie che tra febbraio e marzo 2016 coinvolgerà gli 86 mila docenti neo-assunti con la riforma della Buona Scuola, che si aggiungono agli oltre 100 mila che ogni anno presentano domanda di avvicinamento a casa o in una sede diversa.

Se per quest’ultimi si dovrebbe procedere secondo il vecchio regolamento, per tutti i nuovi immessi in ruolo si prospetta una diversificazione di trattamento ingiustificata, spiega l'Anief, secondo la quale il Miur "vuole un contratto sulla mobilità caotico e discriminante".

"Quello proposto è un modello improponibile, che rischia di produrre trattamenti iniqui, con ripercussioni importanti per decine di migliaia di docenti, le loro carriere e il loro affetti. È una proposta, che se confermata nel contratto, si prospetta sin d’ora foriera di ricorsi" ha commentato il Presidente Anief Marcello Pacifico.

Alla luce di tutto ciò, Anief invita l'amministrazione o a procedere secondo le vecchie regole, garantendo la mobilità di tutto il personale neo assunto o sovrannumerario. Oppure a definire preliminarmente gli ambiti territoriali che sostituiranno i movimenti inter-provinciali. A tal fine, il giovane sindacato ha presentato al Governo uno specifico emendamento al decreto Milleproroghe 2016 sulla conferma della presentazione della domanda di assegnazione provvisoria in deroga al vincolo triennale.