"È stato accolto in questi giorni un reclamo che è stato presentato già diversi anni fa dall'Anief a favore dei docenti precari di sostegno.
Ricordiamo che oltre la metà dei precari italiani sono docenti di sostegno perché, non essendoci stati corsi di specializzazione, questi docenti non possono essere stabilizzati". È quanto afferma
Daniela Rosano, segretaria generale Anief."C'è, inoltre, – prosegue
Rosano – una norma sui posti in deroga che deve essere modificata perché i posti in deroga possono per legge essere occupati soltanto da docenti supplenti. La richiesta dell'Anief è che questa norma venga modificata soprattutto alla luce di questo accoglimento da parte del Comitato europeo dei diritti sociali del Consiglio d'Europa. Ci aspettiamo una raccomandazione da parte dell'Europa che intimi all'Italia di modificare adesso, di aggiornare la normativa. Gli alunni che hanno necessità di docenti di sostegno sono ogni anno in aumento e non basta, anzi è controproduttiva, la normativa italiana attualmente esistente che prescrive la possibilità per i docenti di sostegno di essere riconfermati sul posto. Attualmente possono essere riconfermati anche docenti non specializzati. Invece è necessario, come prescrivere l'Europa, per l'inclusività, che i docenti siano qualificati, che gli studenti quindi abbiano un trattamento che sia quello più corretto possibile per l'inclusività".
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