(Teleborsa) - Il concorso della scuola rischia un flop, in quanto sono state presentate un numero di domande inferiore al previsto, che potrebbe lasciare scoperte le cattedre in diverse Regioni.

Lo denunciano i sindacati della scuola, secondo cui ciò è "colpa delle rigidità sulla pre-selezione volute dal Miur a tutti i costi". L'Anief ricorda che questi errori "si ritorcono contro la stessa amministrazione".

In Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Veneto, il numero di docenti che hanno presentato domanda è inferiore alla quantità di cattedre disponibili da mettere a ruolo. In Lombardia, in particolare, ci sono 600 posti in più rispetto ai candidati.

Ciò è dovuto all'esclusione di una serie di categorie abilitate, come i precari di lungo corso e gli specializzandi nel sostegno. Proprio per i posti di sostegno - si sottolinea - non risulta assicurata l'integrale copertura, malgrado ve ne siano almeno altri 25 mila liberi. "Sarebbe bastato prevedere il loro accesso con riserva, come è stato fatto in passato con altri concorsi pubblici", commenta il Presidente del sindacato Marcello Pacifico.

"E non è un caso se molti tra i ricorsi presentati dall’Anief a favore di tanti docenti di sostegno specializzandi - aggiunge - riguardino proprio le regioni dove oggi scarseggiano le domande rispetto ai posti messi a ruolo. Vorrà dire che il ‘buco’ verrà coperto grazie all’operato dell’Anief".