(Teleborsa) - Prosegue il crollo della sterlina, che ha toccato oggi nuovi minimi da oltre 30 anni, a causa delle preoccupazioni generate dalla Brexit.

La divisa britannica nei giorni scorsi aveva già scontato l'impatto negativo del referendum, ma è tornata a scivolare con il riemergere di pressioni sui mercati, raggiungendo un nuovo minimo contro dollaro a 1,319, livello più basso dal 1985, per poi riassestarsi a 1,3207. Rispetto all'euro, la sterlina è scesa a 1,1997.

L'andamento della sterlina risponde alle tensioni ancora oggi presenti sui mercati, che fa scivolare anche l'indice Footsie di Londra dell'1,44%.

Si muovono controcorrente invece i titoli di stati inglesi, scommettendo su nuovi interventi della Bank of England, che ha promesso il sostegno della liquidità aggiuntiva. Ne consegue un abbassamento dei rendimenti dei Gilt a 10 anni sotto la soglia dell'1% per la prima volta nella storia.