(Teleborsa) - La Corte Suprema inglese ha sciolto le riserve sulla spinosa questione della Brexit, in una decisione che era stata preannunciata per questa mattina.

I giudici dlela Suprema Corte hanno deciso infatti che è competenza del Parlamento britannico l'avvio dell'iter di uscita dall'UE, deciso dal referendum tenutosi nel giugno 2016.

La decisione rimette le carte in tavola ed allunga i tempi della Brexit, perché vieta alla Premier Theresa May di far ricorso autonomamente all'articolo 50 del Trattato di Lisbona, senza prima aver chiesto il permesso del Parlamento, che dovrà discutere sulle modalità di attivazione e di uscita.

La Corte Suprema era stata interpellata dall'Alta Corte, che che aveva escluso il potere del governo di decidere unilateralmente sull'articolo 50.

Frattanto, la Premier recentemente ha chiarito la sua posizione riguardo i rapporti con l'UE, indicando la preferenza per uno "strappo netto", che farà decadere tutto (libera circolazione di persone, merci e capitali), per ricominciare le trattative da capo, come un Paese terzo che si accinga a stipulare un nuovo trattato di interscambio. Un iter che rischia di essere biblico.