(Teleborsa) - "Direi che c'è un dialogo costruttivo in piedi tra le parti". A parlare, il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, al termine dell'incontro, sulla "crisi Alitalia" che si è tenuto al MISE (Ministero Sviluppo Economico) presente il titolare del dicastero, Carlo Calenda, i i vertici della compagnia e i sindacati. Sul tavolo ancora una volta la "questione critica" che riguarda il piano industriale della compagnia messo a punto dall'Ad Cramer con la collaborazione dell'advisor esterno Roland Berger.

"Sindacati e imprese continuano a lavorare perché il piano ha tante facce su diverse tematiche e il risultato deve essere che tutti trovino delle risposte - ha precisato il ministro - e ora noi stiamo facendo delle simulazioni, a fianco di sindacati e imprese, rispetto alle opzioni possibili, per vedere se le idee che circolano sono formalmente corrette e finanziariamente sostenibili. Continueremo a lavorare domani e nei prossimi giorni".

Da parte sua, il Ministro Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio assicura che "il Governo metterà un campo tutto quello che ha a sua disposizione per accompagnare il rilancio dell'azienda." Un rilancio tutto in salita a cui Etihad non crede più. La compagnia è proprietaria da quasi tre anni del 49% delle azioni Alitalia avendo versato un vero e proprio fiume di denaro che si è dissolto come neve al sole, avendo per di più ricevuto garanzie anche da parte del governo italiane di "una pace sociale" con i sindacati.

Condizione indispensabile per la ripresa dell'ex compagnia di bandiera ancora una volta sull'orlo della bancarotta dopo il fallito e maldestro tentativo dei "capitani coraggiosi" di Cai "arruolati in nome "dell'italianità" dell'aerolinea dall'allora "quasi premier Berlusconi" impegnato in una difficile campagna elettorale contro la sinistra guidata da Romano Prodi.

Una "mossa elettorale" molto abile, che permise all'ex Cavaliere di tornare poco dopo a Capo del Governo anche appunto per aver "impedito" in extremis la cessione di Alitalia, debiti compresi, ai franco-olandesi del Gruppo Air France-Klm. Con le conseguenze che in breve si sono viste e continuiamo a vedere.

Il Ministero del Lavoro Poletti ha proposto ora alle parti due anni di Cassa Integrazione Straordinaria più due anni di NASPI (Nuova Assicurazione Sociale Per l'Impiego) per 1.300 esuberi. Intanto gli azionisti fanno pressing affinché il piano industriale di Alitalia venga attuato.

"Noi sosteniamo la compagnia a condizione che abbia un piano industriale sostenibile - ha detto Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo , creditore e al tempo stesso azionista della compagnia aerea - e ora il piano è stato presentato e asseverato. Adesso è importante che venga attuato".