(Teleborsa) - Oggi è il giorno di Donald Trump per le tasse, non per pagarle, ma per provare a cambiarle. Una riforma fiscale definita con dubbio realismo "grande" dallo stesso Presidente degli Stati Uniti, durante la sua campagna elettorale per la corsa alla Casa Bianca.

L'ex tycoon ha dato mandato ai suoi collaboratori di mettere a punto per oggi un ambizioso taglio sulle tasse che preveda un taglio dell'aliquota aziendale dall'attuale 35% al 15%. Obiettivo principale del Presidente USA sarebbe dunque quello di dare priorità agli sgravi fiscali piuttosto che al contenimento del deficit destinato così a crescere.

Una scelta che però potrebbe creare ostruzionismo in seno al Congresso a maggioranza Repubblicana. L'inquilino della Casa Bianca, infatti, aveva assicurato, durante la sua campagna elettorale, che avrebbe ridotto a zero il debito statunitense in otto anni. Il rischio è che la riforma più importante dai tempi dell'amministrazione Reagan potrebbe non essere approvata dal Congresso e sarebbe ancora più problematico ottenere l'appoggio dell'Opposizione.

Ma il bazook fiscale è pronto. Il D-Day potrebbe essere proprio oggi, con Trump che vuole stupire annunciando a tutti i costi le linee generali di un piano che punta soprattutto alla riduzione del corporate tax.