(Teleborsa) - Non finiscono i guai di Alitalia con la nomina dei commissari e l'avvio della procedura di vendita. Le sue difficoltà finanziarie infatti si ripercuotono oltre i cieli nazionali, arrivando sino agli Stati Uniti.

La compagnia tricolore, secondo il Wall Street Journal, avrebbe avviato l'iter di fallimento presso il Tribunale di New York, nel tentativo di salvare l'accesso allo scalo JFK, hub cruciale per i voli internazionali della compagnia, che realizza almeno un 30% del suo fatturato sulle rotte statunitensi.

La decisione è stata presa poiché l'autorità statunitense, One Group Association, aveva minacciato di chiudere ad Alitalia lo scalo JFK per mancati pagamenti.

Tecnicamente, Alitalia ha fatto domanda per la protezione del "Chapter 15" del codice fallimentare USA, una procedura molto simile al Chapter 11, ma studiato per società estere con ampie operazioni in USA. La procedura di bancarotta, una volta avviata, blocca tutte le azioni dei singoli creditori, che confluiscono in un'unica procedura, talvolta finalizzata al risanamento.