(Teleborsa) - La green economy coinvolge direttamente o indirettamente oltre il 40% delle aziende italiane, oggi sempre più attente ai profili della sostenibilità, dell'ambiente e della responsabilità sociale. Un’indagine del 2015 fatta dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile ha infatti quantificato che la green economy coinvolge già nei settori core-green – che producono beni e/o servizi di valenza ambientale – il 27,5% del totale delle imprese e nei settori go-green – le imprese che, pur non producendo beni e servizi di valenza ambientale, hanno adottato modelli di business green – un altro 14,5% delle imprese italiane.

Di questo parlerà agli Stati Generali della Green Economy, che si svolgeranno a Rimini all’interno di Ecomondo, il 7-8 novembre, organizzati dal Consiglio Nazionale della Green Economy. L'organismo formato da 66 organizzazioni di imprese della green economy italiana ha definito un Programma per la transizione alla green economy, articolato in 10 proposte, con il supporto della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.

Su questo programma si chiederà una prima opinione alle forze politiche: parteciperanno il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ed esponenti di quasi tutti i partiti come Simona Bonafè (PD), Luigi Di Maio (M5S), Stefano Parisi (Energie per l’Italia), Claudia Maria Terzi (Lega Nord).

Il Programma per la transizione alla green economy configura una visione strategica delle principali problematiche della nostra epoca, individua tematiche prioritarie e propone politiche e misure per affrontarle.

Le 10 proposte riguardano ambiti strategici per la green economy quali il cambiamento climatico come occasione per il rilancio delle rinnovabili e dell’efficienza, l’economia circolare con il recepimento del nuovo pacchetto di direttive europee sui rifiuti, un piano nazionale per la rigenerazione urbana, misure per sostenere la qualità ecologica delle imprese, per cambiare la mobilità urbana, per l’agricoltura sostenibile di qualità, per meglio tutelare il capitale naturale, per investire nella gestione delle acque e rendere più efficaci le politiche pubbliche.

Nella giornata inaugurale sarà anche presentata la terza Relazione sullo Stato dell’Ambiente che passa in rassegna lo stato di salute di tutti gli indicatori della green economy in Italia e nei 109 capoluoghi di provincia.