(Teleborsa) - Si stanno per concludere le consultazioni al Quirinale per la formazione del nuovo Governo. Dopo gli incontri di ieri, 4 aprile 2018, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, concluderà il giro con gli esponenti del Movimento 5 Stelle.

Prima hanno sfilato Pd, Forza Italia e Lega, con il segretario Matteo Salvini che al termine del colloquio ha dichiarato: "Lavoriamo per un governo che lavori almeno 5 anni. Partendo da chi ha vinto le elezioni e numeri alla mano coinvolgendo il Cinque stelle" ma senza "impuntature", come lo scontro "premier sì, premier no, premier forse".
Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha detto no a governi fatti "di pauperismi, giustizialismi e populismi" mentre il Partito Democratico si è tirato fuori ribadendo che non ci sono ipotesi di governo. "Il Pd vuol restare all'opposizione, come forza di minoranza, e sfida centrodestra e M5S ad avanzare una proposta di governo", ha detto il segretario dei democratici, Maurizio Martina.

Una matassa difficile da sbrogliare per il Capo dello Stato, chiamato a capire se ed entro quali margini sarà possibile cominciare a ipotizzare possibili soluzioni per arrivare a un nuovo Governo.

Con molta probabilità le consultazioni si chiuderanno con una prima fumata nera. Mattarella non darà a nessuno l'incarico per formare la maggioranza in attesa di un secondo giro di consultazioni, che potrebbe essere quindi convocato per la prossima settimana.