(Teleborsa) - Pessimo avvio per Piazza Affar nel day after DEF. Il listino milanese ha aperto con cali decisamente superiori al resto dell'Europa, che sembra aver ignorato la chiusura in verde di Wall Street e il rally di Tokyo, ai massimi di 27 anni.

A pagare la decisione del Governo tricolore di fissare un rapporto deficit/PIL del 2,4% nei prossimi tre anni è anche lo spread, che vola di 26 punti base raggiungendo quota 261, e il BTP decennale, il cui rendimento schizza al 3,10%.

Anche l'Euro reagisce al DEF e, complici i timori per una "hard Brexit", cede lo 0,21% sul dollaro.

Tra i listini europei Francoforte lima lo 0,49%, Londra lo 0,17% mentre Parigi registra una plusvalenza dello 0,50%.

Si prospetta invece una giornata di passione per la Borsa di Milano, che affonda con una discesa del 2,24%: il FTSE MIB prosegue in tal modo una serie negativa, iniziata mercoledì scorso, di tre ribassi consecutivi; sulla stessa linea, giornata da dimenticare per il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 23.240 punti, ritracciando del 2,15%. Negativo il FTSE Italia Mid Cap (-1,45%), come il FTSE Italia Star (-1,1%).

In discesa a Piazza Affari tutti i comparti. Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori bancario (-5,32%), assicurativo (-2,81%) e servizi finanziari (-2,11%).

In questa pessima giornata per la Borsa di Milano, nessuna Blue Chip mette a segno una performance positiva. I più forti ribassi si verificano sulle banche, in particolare sul Banco BPM, che lascia sul parterre il 6,25%, Unicredit che affonda del 5,27%, Intesa Sanpaolo -5,22 e UBI Banca -4,88%.