(Teleborsa) - Nel suo testamento lo storico fondatore della Esselunga, Bernardo Caprotti, scomparso nel 2016, aveva deciso di affidare il 70% della holding alla seconda moglie Giuliana e sua figlia Marina mentre il 30% restante ai figli del primo matrimonio, Giuseppe e Violetta. Oggi le due azioniste di maggioranza sono pronte per prendersi proprio quel 30% della società non ancora in loro possesso così da poter gestire autonomamente il 100% delle quote dello storico marchio milanese.

Ufficialmente si legge in una nota pubblicata sul sito della società l’11 gennaio scorso che Giuliana Albera Caprotti e Marina Caprotti hanno esercitato il diritto di acquisto delle azioni della controllante possedute da Violetta Caprotti e Giuseppe Caprotti e che il prezzo d'acquisto verra' determinato da terze parti indipendenti.

E' possibile che una parte rilevante della somma da dover corrispondere per concludere l'accordo possa essere finanziata tramite il ricorso al debito.