(Teleborsa) - Dopo il fallimento del primo accordo, che ha riportato una sconfitta con uno scarto di 230 voti, i parlamentari britannici tornano a discutere alla Camera il famoso Piano B di Theresa May, ovvero la versione aggiornata dell'intesa raggiunta con l’Europa che non aveva trovato il favore dell’aula il 15 gennaio. Il portavoce del Primo Ministro britannico ha annunciato che Theresa May vuole riaprire la contrattazione con l'Ue e sta muovendosi per riuscire a parlare con i leader europei già oggi".

Prima del turno del verdetto sul piano B in sé, atteso nella serata di oggi, 29 gennaio, andranno al voto la serie di emendamenti avanzati dai parlamentari.

Pur non avendo potere vincolante, le modifiche suggerite comporterebbero un serio fattore di pressione politica nei confronti della Premier e del Governo, entrambi già traballanti. In particolare a preoccupare la Premier sarebbe l'emendamento firmato dalla laburista Yvette Cooper, che permetterebbe al Parlamento di avere più tempo per l’approvazione di un nuovo accordo di divorzio tra Londra e l'Unione Europea, ad oggi fissato per il 29 marzo.