(Teleborsa) - No a riscritture della storia, la Liberazione è stato un secondo Risorgimento e tutti, soprattutto i giovani, devono ricordare i valori che ispirano ancora oggi le celebrazioni del 25 aprile.

A dirlo è il Capo dello Stato Sergio Mattarella durante una cerimonia al Quirinale con le associazioni dei combattenti alla vigilia del 74° anniversario della liberazione dal nazi-fascismo.

In un clima politico teso tra Lega e 5 Stelle divisi anche sulla festa del 25 aprile, e manifestazioni neofasciste sempre più provocatorie, il Presidente della Repubblica si è rivolto soprattutto alle nuove generazioni. "I giovani facciano propri i valori costituzionali. La festa del 25 aprile ci stimola a riflettere come il nostro Paese seppe risorgere dopo la tragedia della seconda guerra mondiale. Un vero secondo risorgimento", ha detto il capo dello Stato.

"Conoscere la tragedia il cui ricordo è ancora vivo ci aiuta a comprendere le tante sofferenze che si consumano alle porte dell'Europa che coinvolgono popoli a noi vicini. Domani in moltissime località verranno ricordati le donne e gli uomini, i civili e i militari, i sacerdoti che contribuirono al riscatto del nostro Paese", ha concluso, definendo le associazioni partigiane e combattentistiche "un monito a interessate riscritture della storia".

(Foto: Per gentile concessione della Presidenza della Repubblica)