(Teleborsa) - Quotazioni di greggio in salita sostenute da fattori geopolitici che hanno innescato spinte rialziste.
A pesare sul sentiment degli investitori sono i timori che il sequestro iraniano della petroliera inglese, avvenuto la scorsa settimana, possa portare a delle interruzioni nell'offerta proveniente dal Golfo Persico, considerata crocevia dei traffici marittimi di petrolio.
Il barile di Brent, referente europeo dell'oro nero, registra un innalzamento del prezzo a 63,16 dollari, in aumento dell'1,19%.
Stesso trend rialzista per il WTI americano che si si attesta a quota 56,27 dollari, con un progresso dell'1,17%.
Petrolio, prezzi in fiamme su escalation tensioni in Medio Oriente
Gli investitori mostrano preoccupazione per le interruzioni delle forniture dopo che l'Iran ha sequestrato una nave cisterna britannica la scorsa settimana
22 luglio 2019 - 14.27