(Teleborsa) - Cala ufficialmente il sipario sull'era Draghi alla guida della Banca Centrale Europea dal 2011. Lasciare la Bce è più facile, sapendo che "è in buone mani". Queste la parole dell'ormai ex Presidente della Bce Mario Draghi in occasione della cerimonia a Francoforte per la fine del suo mandato al vertice della Banca Centrale, davanti a Christine Lagarde pronta a succedergli dal 1 novembre e alla presenza dei principali leader politici europei.

Le politiche nazionali, che tutt'ora giocano il ruolo principale di stabilizzazione nell'Eurozona, "non possono sempre garantire" tale stabilizzazione e dunque "abbiamo bisogno di una capacità di bilancio dell'Eurozona, con delle dimensioni e con un meccanismo adeguato", ha proseguito Draghi che ha voluto lanciare un ultimo messaggio di unità e coesione: "E' davanti agli occhi di tutti che ora è il momento di più Europa, non meno".

"Lavorare insieme - ha proseguito - ci consente di proteggere i nostri interessi nell'economia mondiale, resistere alle pressioni dei poteri stranieri, influenzare le regole globali in modo che riflettano i nostri standard, rendere esecutivi i nostri valori a livello globale. Nessuno di questi obiettivi può essere raggiunto allo stesso modo, dai singoli paesi, se agiscono da soli. In un mondo globalizzato, la condivisione della sovranità è il modo per riguadagnare la sovranità".

MATTARELLA: CARO MARIO, GRAZIE - Particolarmente sentito il saluto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha abbandonato i consueti toni formali: "Professor Draghi, caro Mario, come cittadino europeo desidero dirti grazie". Secondo il Capo dello Stato grazie all’ex Governatore della Banca d’Italia, l’Europa è "più solida e inclusiva" e nel suo lavoro di Presidente della Bce ha dimostrato un "coraggio razionale".

MERKEL: "CONTRIBUTO CRUCIALE A STABILITA" -
La Cancelliera tedesca ha ripercorso le tappe della crisi dell’Eurozona, i rischi di un "collasso" e ringraziato Draghi per il ruolo giocato "nel concerto europeo" per aver superato quella crisi: "oggi siamo ben lontani" da quella situazione, ha detto, "anche se non siamo senza problemi, siamo molto più forti".

MACRON: " DRAGHI HA PORTATO IN ALTO SOGNO EUROPEO" - Quello che celebriamo oggi" è "l'azione di un uomo che ha portato molto in alto il sogno europeo", "un degno erede dei padri fondatori dell'Europa" quali Jean Monier, Robert Schuman, Konrad Adenauer e "i vostri illustri compatrioti Alcide De Gasperi e Altiero Spinelli": l'omaggio del Presidente francese Emmanuel Macron.