(Teleborsa) - "Ridurre gli oneri amministrativi e i costi di conformità per le piccole imprese e creare un contesto fiscale che contribuisca alla crescita delle piccole imprese e alla maggiore efficienza dei loro scambi transfrontalieri". Questi gli obiettivi della riforma approvata dall'Ecofin che prevede il via libera alle norme Iva semplificate per le piccole imprese a partire dal 1 gennaio 2025.

Alla base dell'approvazione di tale misura da parte del Consiglio vi è la constatazione che oltre ad avere obblighi amministrativi in materia di Iva, le imprese fungono da esattori dell'imposta: si generano così costi di conformità che sono proporzionalmente più elevati per le piccole imprese rispetto alle più grandi. Mentre l'attuale sistema dell'Iva prevede che l'esenzione per le piccole imprese sia disponibile solo per i soggetti nazionali, la riforma concordata oggi permetterà di applicare, alle piccole imprese stabilite in altri Stati membri, un'esenzione dall'Iva simile. Le nuove norme, inoltre, – sottolinea il Consiglio – "miglioreranno il modo in cui è concepita l'esenzione, contribuendo così a ridurre i costi di conformità in materia di Iva. Offriranno poi l'opportunità di incoraggiare il rispetto volontario della normativa e quindi contribuiranno a ridurre le perdite di gettito dovute alla non conformità e alle frodi dell'Iva".

Nel dettaglio il testo prevede che le piccole imprese possano beneficiare di norme di conformità semplificate in materia di Iva qualora il loro volume d'affari annuo rimanga al di sotto di una soglia fissata dallo Stato membro interessato, che non può superare gli 85mila euro.