(Teleborsa) - Wall Street avvia gli scambi di nuovo in profondo rosso, apprestandosi a chiudere la peggior settimana dal 2008, a causa delle forte preoccupazioni per Coronavirus e recessione economica. Un binomio che ha mandato in tilt le borse mondiali. Sul fronte macro, pressoché ignorati il ristagno dei consumi e le scorte all'ingrosso mentre si attende fra poco il dato del PMI Chicago.
A New York, l'indice Dow Jones ha esordito con una perdita del 2,29%: l'indice americano prosegue in tal modo una serie negativa, di sette ribassi consecutivi; sulla stessa linea lo S&P-500, che retrocede del 2,44% a 2.906 punti. Giù anche il Nasdaq 100 (-2,17%), come l'S&P 100 (-2,5%).
Scivolano sul listino americano S&P 500 tutti i settori. Tra i peggiori della lista del paniere S&P 500, in maggior calo i comparti energia (-3,03%), industriali (-2,84%) e utilities (-2,83%).
Unica tra le Blue Chip del Dow Jones a riportare un sensibile aumento è 3M (+1,9%).
La peggiore è Apple, che flette del 3,92%.
Pesante United Technologies, che segna una discesa di ben -3,52 punti percentuali.
Seduta drammatica per DOW, che crolla del 3,31%.
Sensibili perdite per American Express, in calo del 3,18%.
Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Altera (+6,67%), Viacom (+3,24%), Netflix (+0,76%) e Monster Beverage (+0,72%). Giù Moderna, che prosegue le contrattazioni a -10,40%.
(Foto: © Daniel Kaesler | 123RF)