(Teleborsa) - In attesa di sapere se gli studenti italiani riusciranno a tornare in classe prima della fine dell'anno scolastico in classe, il Ministero dell'Istruzione sta elaborando più di una soluzione per garantire un esame di Stato quanto più possibile equo per i 460mila maturandi che dovranno affrontare la prova quest'anno. Finora il Ministro Azzolina ha già reso note due decisioni: la prova di esame sarà almeno una – a meno di un tracollo dell'emergenza sanitaria – e la Commissione che valuterà gli studenti sarà composta da sei membri interni più un presidente-notaio esterno.

Sulle modalità di esame sono al vaglio almeno due ipotesi: la prima prevede un esame con le tre prove, i due scritti più l’orale, con la seconda prova, quella di indirizzo, non più nazionale ma preparata dalle singole commissioni, come avviene per gli esami di terza media. La seconda ipotesi, se le esigenze sanitarie impediranno il riunire gli studenti negli istituti per le prove scritte, è quella di un maxi colloquio con gli studenti che verrebbero scaglionati in un calendario, permettendo così di evitare assembramenti o di restare a distanza. La sola prova varrà 60 dei 100 punti disponibili (gli altri 40 resterebbero legati al curriculum scolastico degli ultimi 3 anni) e sarebbe un esame più "corposo", come definito dalla stessa Azzolina. Improbabile l'opzione di esami online.

Intanto, un'indiscrezione di La Repubblica, ha rivelato che al Ministero dell'Istruzione avrebbe già deciso di bloccare tutte le bocciature quest'anno dalla prima elementare alla quarta liceo. In attesa del Consiglio dei ministri di domani, in cui dovrebbero arrivare le attese decisioni ufficiali, il Ministero ha diffuso una nota in cui ricorda "che la Ministra Azzolina si è sempre detta favorevole a una valutazione seria dell’anno scolastico in corso e degli esami, nel rispetto del lavoro che stanno portando avanti i docenti e dell’impegno di famiglie e studenti".