(Teleborsa) - Atlantia chiude il bilancio 2019 con ricavi operativi a per 11,6 miliardi di euro, comprensivi del contributo di Abertis per 4,5 miliardi di euro, in aumento del 4% su base omogenea pro-forma.

Il Gruppo Atlantia ha effettuato accantonamenti per 1,5 miliardi di euro per Autostrade per l'Italia, in vista di un eventuale accordo con il Governo, che prevede impegni sulla riduzione tariffaria ed un aumento degli investimenti in manutenzioni e sviluppo infrastrutturale, realizzabili qualora venisse raggiunta una soluzione concordata e definitiva della procedura di contestazione.

L'EBITDA si è attestato a 5,7 miliardi di euro e beneficia del maggior contributo di Abertis per 3,2 miliardi di euro , ma sconta i maggiori accantonamenti effettuati nell'esercizio per ASPI. Su base omogenea pro-forma si registra un incremento dell'1%.

L'Utile di pertinenza si attesta a 136 milioni di euro ed evidenzia un calo di 639 milioni rispetto ai 775 milioni del 2018, risentendo dei maggiori accantonamenti dell’esercizio, solo in parte compensati dal maggior contributo del gruppo Abertis (che sconta l’impatto negativo per circa 332 milioni di euro rilevati a seguito del completamento dell’allocazione del fair value delle attività acquisite).

L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2019 ammontava a 36,7 miliardi, in calo di 2,1 miliardi rispetto ai 38,8 miliardi al 31 dicembre 2018).

Guardando alla posizione di liquidità di Atlantia e delle sue controllate ed alle scadenze da qui al 2022, non emergono in capo alla Holding debiti in scadenza sino al 4° trimestre 2021. Per quanto concerne ASPI, è possibile la concessione da SACE di una linea di credito di 1,25 miliardi ed Atlantia si è impegnata a fornire risorse ulteriori per 900 milioni in assenza di altri canali di finanziamento disponibili. Per Aeroporti di Roma si prospetta la concessione di una linea di credito a SACE per 250 milioni garantita dallo Stato. Ampia liquidità disponibile invece per la controllata spagnola Abertis.

Il CdA ha deliberato di convocare l'Assemblea dei soci per l’approvazione del progetto di bilancio d’esercizio per il 29 maggio 2020 e di proporre di destinare l’intero utile dell’esercizio alla riserva disponibile “Utili portati a nuovo” e quindi di non distribuire dividendi.


LA PROPOSTA PER RISOLVERE IL CAPITOLO AUTOSTRADE PER L'ITALIA

Autostrade per l’Italia, ad inizio marzo, ha inviato al MIT una lettera nella quale confermava la disponibilità a farsi carico di impegni economici per 2,9 miliardi di euro così ripartiti: 1,5 miliardi finalizzati a riduzioni tariffarie e per lo sviluppo infrastrutturale del Paese, per la realizzazione di progetti di potenziamento della rete autostradale; un incremento di 700 milioni di euro totalmente a carico della società per le manutenzioni evolutive del periodo 2019-2023 rispetto a quanto previsto nel PEF inviato a giugno 2018; un contributo di 100 milioni di euro da mettere a disposizione del Commissario Straordinario per la copertura degli eventuali extra-costi per la ricostruzione del Ponte Polcevera, fermo restando l'impegno già assunto dalla società a farsi carico dei costi per la realizzazione del nuovo ponte, stimati in 600 milioni di euro.

LA CRISI DA COVID-19 E LE PROSPETTIVE

Guardando alle prospettive, il Gruppo prevede un impatto negativo derivante dal lockdown sul traffico autostradale ed aeroportuale, più marcato sul settore aeroportuale (-50%) che su quello autostradale (-30%).

Un impatto che si tradurrà in minori ricavi 2020 per circa 3 miliardi di euro e in una potenziale riduzione dei flussi operativi (FFO) al netto degli investimenti pari a 2 miliardi di euro rispetto ai dati del 2019.

Il CdA sta valutando l'evolversi della situazione e ed ulteriori azioni di efficientamento e di revisione del piano degli investimenti delle società controllate, nonché la possibilità per le stesse di adesione alle misure governative disponibili nei diversi paesi in cui il gruppo opera, con l’obiettivo di mitigare gli effetti sulla redditività aziendale e sulla situazione finanziaria

NON VEDE RAGIONEVOLI RISCHI CONTINUITA'

Il bilancio 2019 è stato redatto tenendo in considerazione le incertezze che caratterizzano la controllata ASPI ed effettuando una valutazione dei rischi ai fini della continuità aziendale di Atlantia e della sua controllata.

Il Gruppo, tuttavia, ritiene "ragionevolmente non probabile" il rischio liquidità, sulla base delle riserve di liquidità della Capogruppo e delle scadenze dei finanziamenti in essere.

Allo stesso modo sono ritenuti "non ragionevolmente probabili" i rischi finanziari potenzialmente rilevanti per Atlantia a causa della situazione finanziaria della controllata Autostrade per l’Italia (rischi di rimborso anticipato del debito garantito da Atlantia), nonché del contesto determinatosi a seguito delle restrizioni normative alla mobilità conseguenti alla diffusione della pandemia da Covid-19, anche tenuto conto delle valutazioni espresse dal Consiglio di Amministrazione di Autostrade per l’Italia.