(Teleborsa) - Migliore di quella in Germania e Stati Uniti e dietro solo a quella messa in campo in Corea del Sud. Così gli italiani giudicano la gestione dell'emergenza Coronavirus nel loro Paese secondo un sondaggio dell'Swg. L'indagine si è allargata anche sulle misure previste dal Governo dal 4 maggio in poi per la cosiddetta fase 2: la reazione dei cittadini non è omogenea e a volte contraddittoria.

Il 39% degli intervistati approva del tutto le misure messe in campo, mentre la metà si divide tra chi le ritiene troppo restrittive e chi invece le valuta non sufficientemente prudenti. Più di un terzo giudica il rinvio delle riaperture di parrucchieri, bar e ristoranti, ma anche il prolungamento del divieto di celebrare la Messa, troppo restrittivo anche se gran parte delle singole misure risultano largamente condivise. Sul tema precauzioni, invece, il 20% si dice scettico mentre la gran parte della popolazione sembra aver assimilato le azioni volte ad arginare la diffusione del Coronavirus e l'intenzione prevalente è quella di non abbassare la guardia. Circa la metà degli italiani (il 45%) considera il distanziamento sociale un grande sacrificio o una norma di difficile applicazione.