(Teleborsa) - L'UE e gli Stati membri del consorzio Airbus si sono conformati alla decisione del Wto che ha condannato il costruttore di aerei per aiuti illegali e questo "elimina qualsiasi motivo per cui gli Stati Uniti mantengano le loro contromisure sulle esportazioni dell'Ue".

È quanto scrive la Commissione europea in una nota in merito alla vicenda, precisando che se gli Usa "scelgono di mantenere i dazi o decidono di aumentarli", l'Unione "agirà per esercitare i propri diritti, non appena il livello delle contromisure è stabilito dal Wto nel caso Boeing".

In una nota, Airbus precisa inoltre di aver "concordato con i governi di Francia e Spagna di apportare delle modifiche ai contratti Repayable Launch Investment (RLI) dell'A350", chiudendo dopo 16 anni di contenzioso "una controversia di vecchia data" così da "rimuovere i dazi statunitensi".

Il Gruppo sottolinea infatti i "dazi imposti dalla United States Trade Representative (USTR) stanno attualmente danneggiando tutti i settori industriali interessati, inclusi i vettori statunitensi, e sono in aggiunta ad uno scenario molto difficile conseguente alla crisi dovuta al COVID-19".

Da qui la decisione di "fare un ultimo passo per rimuovere l'ultimo punto controverso e modificare i contratti francesi e spagnoli", in modo da essere "pienamente conforme a tutte le decisioni del Wto".

"Abbiamo rispettato in pieno tutti i requisiti dell'Organizzazione mondiale del commercio. Questi ulteriori emendamenti agli RLI dell'A350 dimostrano che Airbus non ha lasciato nulla di intentato per trovare una soluzione", ha dichiarato Guillaume Faury, CEO di Airbus, che ha definito la scelta del Gruppo "un chiaro segnale di sostegno a coloro che stanno soffrendo per il grave impatto dei dazi imposti dall'USTR, soprattutto in un momento in cui le industrie sono duramente colpite dalle conseguenze della crisi" Covid-19.