(Teleborsa) - Continua il braccio di ferro tra Unione europea e Regno Unito. Questa mattina a Bruxelles è iniziato, infatti, quella che doveva essere la settimana decisiva per definire gli aspetti contrattuali dell'uscita del Paese dall'Ue. I negoziati invece si prolungheranno ben oltre le previsioni e la conferma è arrivata dal vicepresidente della Commissione europea, Maros Sefcovic, che ha convocato una nuova riunione del Comitato misto per metà ottobre e ha aperto alla possibilità di adire alle vie legali contro il Regno Unito.

Il nodo resta l'Internal Market Bill, il progetto di legge di Londra che se approvato minerebbe il protocollo sull'Irlanda approvato dalla parti circa un anno fa. Il governo britannico, attraverso un portavoce di Downing Street, anche oggi ha riaffermato di non avere intenzione di ritirare il provvedimento, domani atteso alla Camera dei Comuni. "Ha il sostegno della maggioranza" e rappresenta "una rete di protezione vitale" per l'integrità del Regno Unito in caso di mancato accordo di libero scambio nei negoziati commerciali, ha dichiarato il portavoce.

Le affermazioni di Londra arrivano dopo le dichiarazioni del vicepresidente della Commissione Maros Sefcovic a seguito dell'incontro con il ministro britannico Michael Gove. "L'incontro di oggi col Regno Unito ha mostrato l'urgente necessità di passare ad una marcia superiore", ha detto Sefcovic che ci ha tenuto a sottolineare le profonde divergenze proprio sui confini dell'Irlanda: "le nostre posizioni sono ancora molto lontane, anche se abbiamo visto un impegno più concreto e tangibile da parte del Regno Unito. Abbiamo concordato che a causa del tempo che stringe il comitato speciale sul protocollo sulle frontiere irlandesi si riunirà al più presto, preferibilmente la prima o la seconda settimana di questo mese, per aprire la strada ad un altro incontro del Comitato misto, a metà ottobre".

Per l'Unione europea resta ancora importante che il Paese ritiri entro la fine del mese l'Internal Market Bill "per ripristinare così la fiducia – ha specificato Sefcovic – Ma non ho avuto indicazioni da Michael Gove che lo faranno". Si apre a questo punto la reale possibilità per l'Ue di adire alle vie legali: "valutiamo tutte le opportunità legali disponibili e informeremo a tempo debito sui prossimi passi al riguardo", ha spiegato il vicepresidente della Commissione Maros Sefcovic.

"Nonostante questo, sappiamo che abbiamo una grande responsabilità ed useremo ogni minuto, ogni opportunità del nostro tempo a disposizione per il negoziato, per trovare l'accordo della partnership futura tra l'Ue ed il Regno Unito", ha assicurato il vicepresidente della Commissione Ue.