(Teleborsa) - La Banca centrale russa ha lasciato invariati i tassi d'interesse, come atteso dagli analisti, per il terzo meeting consecutivo. Il costo del denaro resta così sui minimi storici del 4,25%, dopo il taglio di 25 punti base deciso a fine luglio.

L'istituto centrale ha espresso ottimismo sottolineando nel documento che accompagna la decisione che "il peggioramento della situazione epidemica in Russia e nel mondo limita l'attività economica in modo significativamente inferiore rispetto al secondo trimestre del 2020. La situazione nei mercati finanziari e delle materie prime è migliorata, supportata dalle aspettative di una ripresa economica globale più rapida grazie ai progressi nello sviluppo dei vaccini".

Secondo le previsioni della Banca di Russia, l'inflazione annua raggiungerà il 3,5-4% nel 2021 e si stabilizzerà vicino al 4% in seguito.