(Teleborsa) - Alla fine Donald Trump si arrende e, all'indomani dell'assalto al Congresso e dopo due mesi di contestazioni, ammette la sua sconfitta alle ultime elezioni, ma senza mai nominare l'avversario Biden. "Il Congresso ha certificato i risultati. Una nuova amministrazione sarà inaugurata il 20 gennaio", ha riconosciuto il Presidente uscente, ribadendo "la mia attenzione è volta ora ad assicurare una transizione del potere morbida, senza scosse e ordinata".

Trump fa appello anche alla "riappacificazione", all'ordine ed alla legalità e si dice "oltraggiato" per gli attacchi violenti dei manifestanti che - afferma - "non rappresentano l'America".

"Coloro che hanno infranto la legge pagheranno", assicura il Presidente, prendendo posizione rispetto agli attacchi che nella notte del 7 gennaio hanno portato ad evacuare Capitol Hill. Una posizione ben definita, in contrasto con le sibilline affermazioni della notte precedente, che hanno spinto i social (Twitter, Facebook e Istagram) a bloccare i suoi account per incitamento alla violenza.

"Continuo a ritenere con forza che si debbano riformare le nostre leggi elettorali", conclude Trump, aggiungendo "servire come vostro presidente è stato l'onore della mia vita".

Frattanto, Biden non sembra sia intenzionato a procedere con l'impeachment né a far appello al 25esimo emendamento, a dispetto del parere contrario di un'ala del partito democratico, che accusa il Presidente sconfitto di aver sobillato i rivoltosi.